venerdì 7 ottobre 2011

FREMONO COME IL VENTO


Fremono al primo alito di vento
le verdi foglie appese a tanti rami,
come onde scivolar vedi le nubi
che corrono dai monti verso il mare.
  
Non ci saran più mani per pregare!
Nè per raccoglier neri fichi o noci,
solo ti resterà prestare ascolto
al mormorio  del vento e ad altre voci.
  
Non resteran più briciole di pane
sul davanzale dove aspetti invano
che un passero affamato od un fringuello
raccolga quel che resta del tuo desco.
  
Fremono come il vento ancor le mani,
afferrano le stelle come fili, appesi
 ai tuoi argentei bei capelli.
Non ci saran più mani per legarli!
Sellia Marina, 7 Ottobre 2011 


IL SILENZIO


Tacquero le cicale sul finire dell'estate,
timido il sole arretrò i suoi raggi
temendo quasi invadere un terreno
tenuto troppo tempo riscaldato.

Si ricoprì di bianco la montagna,
stese un lenzuolo sopra quelle rocce
segnate,  rose dal tempo e dalle impronte
sulle quali han camminato tanta gente.

E il vento scivolò sopra le onde
e il mare calmo all'improvviso alzò
eteree spume contro l'orizzonte.
E l'incanto del silenzio il cielo avvolse!

Sellia Marina, 7 Ottobre 2011

mercoledì 5 ottobre 2011

NOTTE CALDA

Notte calda di luna che il cielo
inargenti di tenui colori,
notte piena di desideri arcani

che ascolti e a nessuno racconti.
Stelle accese da indomito fuoco
che all'alba come sogno si spegne

ed il vento che soffia per gioco
cambia forma a ogni nuvola e insegue
tante ali alzate nel volo, scuote l'onde, l'innalza,

trascina ogni foglia, ogni petalo al suolo.
Così poi s'alza il sole al mattino
sopra un mondo che non è sol rovina

se lo sguardo ancor, seppure velato
 può vedere il tuo volto innamorato
riflesso nella stella che si spegne

nell'acqua dove i sassi crean mosaici
e in quella calda luna e nel suo velo
l'immagine tua fissa su, nel cielo.

Sellia Marina, 5 Ottobre 2011