martedì 26 aprile 2016

23 Settembre 2006


Il cuore nella notte s'è fermato!
Nessuno c'era e solo sei andato, scherzando,
"non venire per guardarmi addormentato".
Sei partito un giorno di settembre,
un giorno che dicevi fortunato,
c'era il sole, c'era tanta gente che aspettava
per dar saluto a te, a noi, nessuno indifferente
o sol per convenienza era venuto.
Il giardino profumava ancor di rose
quando l'ultima volta sei passato,
noi sentivamo tutti il lor profumo
ma tu nel chiuso no, non l'hai avvertito.
Forse l'ultimo che invece a te è rimasto
fu l'odore del letto ove giacevi
e negli occhi ormai stanchi di guardare
il biancore dei letti e fili appesi.
Nel dolore e nel ricordo la memoria
vuole ingannarsi a volte e non scoprire
che forse in quel posto d'ospedale
volevi starci, solo per dormire.
Oggi però è il tuo compleanno
e tu avresti come sempre ridendo, festeggiato
aprendo una bottiglia di spumante
che forse poi non avresti bevuto...
Noi ci pensiamo...Il tempo ch'è passato s'è fermato!

Sellia Marina 27 Marzo 2011


Oggi avresti compiuto 80' anni, chissà perchè pensavo fossero di più, lo sai che in matematica non sono mai stata brava..."Margherita...etc.etc. no?..."
Questa è la copertina che ho ideato per la nuova raccolta che ho chiamato "Lieve come una piuma", lo sai che è stata premiata nel concorso Vivarium  dall'Accademia dei Bronzi di Catanzaro? ma sono arrivata quinta….se fossi arrivata prima l'avrei avuta stampata gratis…..Pazienza, si vede che non è ancora l'ora giusta per essere…in testa….Giacinti oramai è terminata e insieme anche altre..sette raccolte di poesie…alcune pubblicate altre solo premiate….spero di potere pubblicare, prima o…poi….dipende sempre dai...chiari di luna...
Un bacione dalla tua sempre immarcescibile Katia

domenica 24 aprile 2016

L'ANGELO

Disse l'angelo." Ave, o piena di grazia"
ed al saluto il cor balzò nel petto,
chinò il capo la donna al suo cospetto
davanti al messagger giunto dal cielo.

Splendenti  l'ali e d'una luce immensa
la misera stanzetta rischiarò
come se  fosse appena sorto il sole.

L'ancella a mani giunte sui ginocchi
accolse quel saluto, abbassò gli occhi,
rese grazie per quel dono non richiesto
e sentì spade affondare nella carne,

vide buie notti passate nel deserto
attraversato come ladri in fuga,
sentì il pianto d'innocenti bimbi,

grida di madri a cui è strappato il cuore,
 corona  di spine e donne pie
ai piedi d'una croce, il Cristo muore.
Questo al saluto vide in un istante...

E al volere di Dio non disse no!


Sellia Marina, 5 Novembre 2012

Premiata dalla Universum Accademy Europa Switzerland al II posto per la Sezione C (religioso) con targa di merito e attestato-L'Ambasciatore di S. Marino-Lugano 17 Maggio 2015 

            

martedì 19 aprile 2016

AZZURRA


C’è una bimba, nel giardino della felicità,
disegna fiori dai colori strani,
scrive parole note solo a lei,

ma le indovini, nascoste son
fra gli occhietti luccicanti,
dicono quanta gioia lei dispensi

senza chiedere se non una carezza
che le sfiori lieve il viso e s’accontenta.
Il vento bacia dolce la sua guancia

incarnato rosato come perla
che il mare dona a pochi, ma t’incanta:
lei è Azzurra, regina delle fate e degli gnomi.


Varese, 18 Maggio 2015



giovedì 14 aprile 2016

VIANDANTE


Cerca ristoro il misero viandante
che sulla strada quasi nudo e solo
prega che il cielo smetta alfin di piangere
sulle sue spalle carche di dolore.

E' vuota la bisaccia, non ha pane,
trascina sopra i ciotoli quei  piedi
che han calpestato tante strade vuote,
vorrebbe alcun chiamar, ma non ha voce.

Vicoli deserti e senza luce
salite e discese che ha percorso
lasciando sopra i ciotoli del sangue,
nessuno mai gli ha regalato niente.

Trova riparo alfine in un androne
e ad un gradino un poco di riposo,
la scala è ripida e c'è un solo posto
ma basta, la testa è reclinata già nel sonno...


Sellia Marina, 5 Luglio 2012
Premio "Pietro Carrera"-Accademia Internazionale Il Convivio,-Verzella-Sicilia


DIETRO LA MASCHERA

 
Dietro la maschera non vedi
gli occhi tristi che sempre io nascondo
ho dipinto un sorriso sulle labbra
per rendere più allegro questo volto.

Ho messo fiori, volti ad inondare
questo dolore eterno che m’opprime
ma tu non farci caso, vedi? Sorrido!
E’ carnevale…io nascondo il viso

così serena e lieta la tua festa
parrà gioiosa, almeno per un giorno
io resto qui a guardarti mentre passi
ridendo della maschera che porto …..
e che calpesti.


Sellia Marina, 27 Febbraio 2014
(Dipinto di Grazia Calabrò )

sabato 9 aprile 2016

NEI VICOLI...LA STORIA


Scende lenta la sera nell'antica città
dove  scienza e sapienza han convissuto a lungo,
qualche raggio di sole ancora indugia
sopra i tetti spioventi, strette feritoie

ferite aperte sopra muri d’ombre
l’un l’altro addossati, un sola via
uno scalino stretto, quasi spezzato,
testimone del tempo ch’è passato.

L’ultima scia di luce segue il passante,
scalda le sue spalle, lo riveste
                                                    d’un aura bellezza e l’accompagna

tra i vicoli ove la storia resta
vestendolo di luce ancor soffusa
con una lunga  scia luminosa.


Sellia Marina, 8 Aprile 2016


giovedì 7 aprile 2016

LA VOCE DELLA NOTTE


Se la notte potesse parlare
forse avrebbe la voce del mare
quando solo una falce di luna
le sue acque si fa inargentare.

Se la notte potesse parlare
nel silenzio che empie la volta
ammantata da un velo che cela
 la miseria che a terra raccoglie

forse avrebbe una voce di pianto
come naufrago giunto alla riva
sulla sabbia cadrebbe ormai stanco.

 La mia notte ha la voce di un canto
che il vento trasporta e sussurra...
consola...E le lacrime asciuga d’incanto!

 Sellia Marina, 2 Settembre 2012

lunedì 4 aprile 2016

FRAGILE FALENA

Sulla strada bianca, vola nella quiete
una candida farfalla:
in agguato, rapida,
la morte stende le sue mani adunche.

Nell'invisibile pallido squallore
il pino allunga la sua smorta ombra,
la luna la riflette e par che dorma
nella serena immensità stellare.

Sogno, perchè nei sogni sempre si dilegua
quella mestizia greve di dolori
che fanno triste l'ombra della sera.

E nella pace effimera
scioglie il suo volo l'anima raminga, silenziosa,
come una bianca fragile falena.

San Pietro Magisano, Ottobre 1976

Noi si andava al mare al Porto di CZ Lido