Rapido nella notte corre il treno
porta lontano merci, uomini stanchi
curvati dal lavoro, capelli bianchi
appesi al finestrino che raccoglie
ogni alito o sospiro delle labbra,
visi gelati sopra i vetri freddi.
Han sognato vedere un giorno nuovo
liberi da catene troppo strette,
restare un poco a casa per diletto
sdraiarsi al sole e non contare il tempo,
carezzare la guancia del figliolo
tenuto troppo poco stretto al petto.
Intanto il treno corre, è quasi l’alba
a ogni fermata una vita scende
sulle spalle un fardello ch’è pesante
di sacrifici , sogni, portati inutilmente,
la galleria l’ingoia dondola i fianchi
di chi è seduto sopra dure panche…
Cullano tutti quei capelli bianchi!
Sellia Marina, 29 Dicembre 2012