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Sibila il vento tra le rocce
rose da marosi e da salsedine,
tra mare e cielo come in un dipinto
i colori nell’acqua si rifrangono.
Solleva l’onde il vento dispettoso,
cresta di spuma bianca che s’innalza
per ricadere nuovamente stanca.
Tra le forre dei monti corre il vento,
s’insinua e indugia sopra i verdi pini,
colpisce i rami, spegne il suo tormento,
spezza ogni foglia e fugge via
dalla valle che lo vuole prigioniero.
E’ forte il vento, ulula, solleva
ogni farfalla che incontra per la via
ma scherzar vuole e sul fiore la riposa.
Così nel lento scorrere dei giorni
osservi come varia la natura
si manifesta, e i tuoi non conti.
I giorni del passato ormai son morti,
i dì che verranno son più corti
e il vento porta a me i suoi ricordi!