giovedì 5 dicembre 2019

APPENA NATO




Ancora non è nato il bambinello,
ma v’è  grande fermento nel presepe:
raglia l’asinello, il fuoco è spento
e il belar delle pecore risveglia
il povero pastore addormentato.

Guarda le stelle apparse all’improvviso,
posa un agnello sopra le sue spalle
e  s’incammina sotto il cielo acceso
da una cometa grande e scintillante.

Nelle capanne s’accende qualche lume,
v’è forte brusio nella contrada,
s’aprono gli usci …
cade la neve lenta sulla strada.

Cade sulla capanna dove un bove
cerca di riscaldare col suo fiato
un bimbo che piange, è appena nato …

Come i tanti bambini che nel mondo
ogni momento nascono ed attendono
solo due braccia  che li stringan con amore
sopra il cuore.

Sellia Marina 26 Dicembre 2010
  " Giacinti" 

venerdì 15 novembre 2019

DESERTI SCONFINATI


Vorrei saper  descriver coi versi, i  deserti lontani,
Quelli solo nella mente immaginati,
Deserti  solitari e sconfinati.
                                      Come onde ridondanti su se stesse
                                      Muta la sabbia intorno ad ogni istante
                                      E il vento inesorabile cancella
                                      Quest’oceano di memorie dissepolte.
Il sole splende ancor dietro le dune
Par  che indugi a spegner la sua luce,
La notte avanzerà tetra, buia,
Gelido sarà il cuor di chi affranto spera
                                          Di superar questo infinito scoglio
                                          Nascosto nelle pieghe della vita
                                          Dove affonda nella sabbia il tuo orgoglio
E  rinascere in un’oasi sconosciuta
Che  il deserto in sé tenea celata.
Alta è la notte e sul tuo capo
Stelle lucenti guidano i tuoi passi,
                                            Il piede nella sabbia ancora inciampa
                                            Ma il sole porterà sopra il deserto
                                            Nuova alba.                                                                         

  Sellia Marina  19 Aprile 2010
Da " Giacinti"

mercoledì 28 agosto 2019

"...INESISTENTI ORE..."




Come abbagliante lampo
quando nel cielo appare
solcando monti e mari
le vette che tracimano
gli abissi ove scompare,
così finì d’un subito
un’estate rovente
lasciato ha fiumi e ponti
aridi e senza verde
le chiome che ogni albero
al vento ostentavano
ora son chine e prive
d’ogni colore e manto.
Estate che mi vive
d’inesistenti ore
minuti a intermittenza
tra corde di chitarra
fluiscon fra le dita
e un suono quasi arcaico
traggon e s’accompagnano
voci sussurranti, compagne
d’altri tempi, mai perse, mai sopite
empiono di calore l’aria che mi respira,
l’estate già è migrata, ma è dentro la mia vita.

Sellia Marina, 17 Agosto 2019

mercoledì 31 luglio 2019

SE PUOI


SE PUOI...
La disabilità non è un optional

Se la mia mano non regge più il bicchiere
ed i miei arti inerti camminare,
la mente che vacilla forse sogna
di correre nei prati e fili d’erba
sfiorare ancora la mia pelle ai piedi.
La voce tua sarà la mia... udrò
uccelli cinguettare sopra il ramo
sentirò l’onde infrangersi alla riva
quando è tempesta o soffia il maestrale.
Tu che ne sai? Questo pensai
nel letto d’ospedale, chiuso fra sbarre
per non scivolare, appeso a fili
che non so contare, pulsano macchinari,
occhi vigili che non mi lascian mai.
Stammi vicino, asciuga la saliva
che scorre dalle labbra al mio cuscino,
donami il tempo che ancor mi rimane,
se puoi, fammi sentire il calor del sole
inondare il gelido viso, a casa mia,
accanto al focolare, se puoi...

Sellia Marina, 9 Maggio 2019
Menzione d'Onore, "Associazione L'Isola Felice", San Felice del Benaco, 27 Luglio 2019

venerdì 19 luglio 2019

MUTO COLLOQUIO




Posa la mano il Padre pensieroso
carezza una corona molto attesa,
traverserà l’Oceano impetuoso
sul capo a una regina poi si posa.

E pensa quanto male invade il mondo
lontano da ogni fede e carità
che invece dovrebbe allbergar nell’uomo
se avesse ancora un cuore e civiltà.

Lo sguardo è sui diademi che Affidato
con pazienza e virtù ha incastonato,
due angeli sorreggon la corona
che luce irradia, quasi arcobaleno

che in cielo steso l’Universo abbraccia.
Cala improvviso silenzio nella piazza
d’innanzi al Santo assorto che a Maria
sussurra ogni speranza che Affidato

ha mormorato deponendo ogni  topazio.

Sellia Marina, 19 Luglio 2019
Nuovi diademi alla Madonna di Czestochowa incoronata a Philadelphia il 26 Agosto 2019.

martedì 16 luglio 2019

ALBERO DELLA VITA

Un dono la vita, ch'è prezioso! Non te la dai e toglierla non puoi con te rinasce ogni volta che la dai. S'apre un mondo nuovo a chi la luce sempre disegna con i sogni suoi come un albero, schiuse le sue gemme t'offre i suoi frutti e non chiede doni solo che d'acqua un poco che ristori le sue radici forti e poi domani alla sua fresca ombra tu riposi. Brilla di luce, il sole che l'indora carezza i rami, giunge alle radici… è vita che sempre si rinnova. Sellia Marina, 1 Maggio 2015 Premio della Giuria " I Tuoi Occhi senza di me", Ercolano, 6 Luglio 2019

giovedì 11 luglio 2019

Amo e Sento...

"Il mio tempo, non è mai stato tempo perso"

Un saluto, un abbraccio, un addio
l’ultimo gradino raggiunto, vicino a Dio
la pace sosta, il cuore colma,
scende l’oblio sui campi arati di miseria,
assolta ogni virtù celata fra le ortiche,
rovi sanguinanti dietro la porta
bussano, divelta una magnolia
carca di fiori gravidi di pioggia.
Lacrimano i vetri, cristalli come neve
sul balcone, spoglia la strada dove attarda
un ombrello che scaldar voleva al solleone.
Quante visioni il pensiero crea!
Mai paga la mente si disseta
a questa fonte che poesia plasma
vagando tra incudine e martello
cercando dentro i nidi ora deserti
il canto melodioso di un uccello
che all’alba desta e sopra un fiore posa,
persa la divisa che cingevi  .
vuota è la storia, ridatemi almeno la memoria
dei giorni ormai fuggiti insieme all’ore
e agli anni spesi accanto a un focolare
che non ha più scintille e pieno il cuore
rimembra volti felici intenti a dotte dispute,
conta le assenze e ascolta,
canti di bimbi e strilla dispettose
risuonano nell’aria che mi abita,
son qui, le sento vibrare ogni momento
così sarà per sempre perché amo e sento…

Sellia Marina, 14 Gennaio 2019

sabato 29 giugno 2019

PROFUMO DI KOYA


S’intrufola adagio e conduce
spirti gentil nel silenzio
delle mura ove posano

E un canto lieve si mesce
al profumo di cera che intenso
dal vaso sospeso sprigiona,
e il cuore allor sogna!

Ancor sente le ciarle gentili
litigi di bimbi, baci di pace,
voci profonde, lieve canticchiare
mentre t’affacci per guardar la luna

lieve sonnecchiare…

Or quella porta alla memoria torna,
son tutti in fila, pronti per uscire,
che c’è di male se a sognar ti porta?
Non costa nulla, solo il cuore piange…

Sellia Marina, 28  Giugno 2019

domenica 23 giugno 2019

PETALI DI ROSE



Quando sei nata tu, cadean petali di rose
sopra la bianca casa, e ad ogni squillo
del tuo riso fioriva il bianco  gelsomino,
germogliava il verde trifoglio nel giardino.

Poi, come giovane rondine al suo nido
sei volata felice incontro al tuo destino,
una gronda t’ha accolta e l’ali hai posato,
mia bianca tenera colomba.

Vedi il tragitto quanto è stato lungo,
faticoso, per te, lontana dalla casa
e nuovi cuori hai conquistato, amato

ma noi siam qui, ci siamo sempre stati
e non badar se qualche lacrima  scende,
siamo orgogliose di te
la vita che ti attende avrà, lo sai,

petali di rose e qualche spina
adagio toglierai dai tuoi calzari.
Ma noi siam qui, ci siamo sempre stati
ti seguiremo sempre principessa, ovunque andrai.

 Budrio-Sellia Marina: 3 Maggio 2016


lunedì 27 maggio 2019

Suona ogni sera ai vespri


Tornan nei vespri a risuonar campane
roseo è il cielo ove il sol tramonta
dentro il mare si tuffa, colora l’onda
bacio infuocato  e poi sprofonda

tra il tintinnio di monete che sul fondo
incrociano tritoni, ippocampi lascian la scia,
un pianto di sirena che lamenta
l’amor lasciato dentro una conchiglia.

Forse era la campana della nave
che nel vespro lamentava ancora
i marinai che attendono agli scalmi
per lor non ci sarà un’altra aurora,

il buio dei fondali li conserva
ognuno intento all’opre od alle reti
il mare che pietoso li ha raccolti
suona ogni sera ai vespri, senza posa

mentre i coralli sfrigolano l’onda,
suona la campana senza posa
per gli infanti ancora in braccio a mamma
appesi al seno che non ha più latte

il mar li  nutre e non li abbandona
li culla e canta a lor la cantilena
sognano i bimbi mentre il vespro suona…

Sellia Marina, 18 Marzo 2019

giovedì 9 maggio 2019

"AB AETERNO"


Non conta il tempo,  non contano le ore        
che scorrono veloci e non v’è istante
per sollevare il capo o per guardare
se giunta è la notte oppure è giorno,

ma alacre chino al tuo bancone
forgiasti il metallo, ogni perla
trovava la sua sede, ogni topazio azzurro
portava un po’di mare chiuso nel forziere.

D’oltralpe era giunta la chiamata
forse, per devozione l’avevi immaginata
così vestita col suo manto d’oro

il viso addolorato e ancor sfregiato
da chi cercò rubarla dal suo altare,
un medico serviva per curarla
rimediare all’offesa ricevuta

e trovarono un orafo, oltremare!
Forgiò nuovi diademi alla Regina
restando ore chino sul crogiolo
a fondere l’oro, Ave Maria pregando,

ringraziando per l’invito ch’era giunto,
alla chiamata aveva sì risposto,
e a noi l’ha raccontato, emozionato,
grato per quel dono ricevuto 

che dentro un libro ormai resta rinchiuso.
Ogni parola scritta è una preghiera,
un viaggio ch’è nell’anima celato.

La mente umana è labile, a volte oblia 
I nuovi Diademi della Vergine di Czestochowa
sono divenuti un testo consacrato, consegnato
ab Aeterno alla Storia, Ave Maria.

Sellia Marina, 27 Maggio 2018



martedì 30 aprile 2019

NOI SIAM TUOI FIGLI

Muto ed acceso il viso
lo sguardo al cielo volto
chiedi che una preghiera
giunga al tuo piè raccolto
tra i fiori dell’altare
e i vasi dell’incenso.
Ti volse Iddio premiare
ancella del Suo altare
nudo dentro il tuo cuore
per spade di dolore
che affondan  come aratro
dentro una terra brulla.
La lama brilla e scava
profondo solco e ruga
disegna ancor sopra il tuo viso.
Non disdegnar chi piange
orando al tuo altare
Maria, noi siam tuoi figli
ricordalo al Signore!
Ci devi benedire
come ai piè della croce
perché da Lui l’invito
a Te è stato rivolto
e se noi siam tuoi figli
ci devi perdonare Maria…
Per noi devi pregare!

Sellia Marina, 12 Luglio 2013

venerdì 26 aprile 2019

Vuoti passi


“Tutti vivono e muoiono in tanti modi, ma non è questo che conta. Alla fine ciò che rimane è il deserto. È il deserto quello che vive veramente!” 
Karuki Murakami

Non calpestare l’orma al derelitto!
Vagando nel deserto sarà il vento
a cancellare, labile traccia consunta,
da piedi ormai bruciati dalla sabbia.

Parla con lei, ascolta il suo patire
tra dune deserte e impervio mare
soste a vuoti pozzi e tra le braccia

solo stanchezze e bimbi abbandonati
al pianto della sera che risuona
di sibili striscianti e sol la luna
carezza adagio senza consolare, i fianchi.

Ascoltala, mentre cammini accanto a vuoti passi
mentre il deserto si riempie d’ombre
intingi dentro il sole il tuo pennello
di nuove speranze colma le sue impronte,

non lasciare che la notte avvolga
di lacrime sterili ogni vuoto,
imprimi sulla sabbia un calco nuovo.

Sellia Marina, 23 Aprile 2019

domenica 3 marzo 2019

MADRE DIVINA

Sfiora con la mano il bel diadema
prezioso dono per una Regina,
lo sguardo è intenso e forse pensa
quanto sarà grave  questo  serto 
a lei che legge dentro i cuori,
che conosce tutti i dolori
lei che dispensa serenità  e gioie.

Madre del Redentore ancor sorregge
l’infante tra le braccia, lo protegge,
non sarà il diadema di Affidato
che chiude fra le stelle i bei topazi
azzurri come il mare, quando il sole
all’alba stende un velo sopra il mare,
ma una corona di spine poseranno,

feriranno il picciol capo del bambino.
A questo pensa l’orafo cristiano
mentre la mano sfiora la corona
ma  tutte le perle che ha donato
leniranno  il pianto alla Regina,
Madre divina, intenerito a Lei s’inchina.

Sellia Marina, 28 Luglio 2017
Al Maestro orafo crotonese Michele Affidato per la creazione dei diademi alla Madonna di Czestochowa e il Gemellaggio con la chiesa di Crotone e Jasna Gora. 

sabato 16 febbraio 2019

LACRIME DESOLATE



LACRIME DESOLATE

Un suono rabbioso si diffonde, odio confonde
con il sangue che sparge lungo strade impervie,
nelle chiese dove non si prega, ma grida e pianti
salgono alla luna come nenia, ma è un urlo solo

che la notte in strette pieghe conserva,
gramaglie di ossa e carne raccolte
che la strada impietosa respinge.

Attorno visi attoniti di bimbi
occhi stralunati e pance vuote,
non hanno braccia alcuni e non han più voce!

Raccogli i sospiri del lor cuore
appena un soffio labile è rimasto,
stringili fra le braccia, canta per loro

una nenia che sia dolce e li addormenti
in pace, mentre dai tuoi occhi
lacrime desolate cadranno, a fiotti.

Sellia Marina, 21 Novembre 2017
Pubblicata e tradotta in inglese in “Un maestro per un anno un libro per sempre”: Ass. Culturale “Virtute e Canoscenza” Wip Edizioni; un’antologia poetica in favore dei bambini profughi in Siria. 


giovedì 10 gennaio 2019

OMAGGIO A DE ANDRE'



Tutti abbiam cantato le canzoni 
che hai scritto con grande maestria.
eran d'amore, di protesta, di dolore,
son diventate storia, poesia.

Nei bar, nelle piazze ove sei stato
senza mai risparmiare la tua voce
tanta gente acclamava e ti seguiva
e all'alba, come il Suonatore andavi via.

In tanti han cercato d'imitare
la tua voce così particolare
che le corde del cuor, come chitarra
fra le tue dita, sapean far vibrare


Chi non cercò cantar Bocca di Rosa?
O di Marinella alfin la storia vera?
Per non parlar di quelle che in dialetto
a Genova hai dedicato, con affetto.


E la guerra di Piero? Una protesta
contro chi abbraccia il fucile e non lo sa
se sparare per primo e poi cadere
in un campo di grano per morire.

Tutte le abbiamo apprese, ricantate
e qualche volta forse anche assopiti
proprio come fece il Pescatore
"all'ombra dell'ultimo sole".


Sellia Marina, 9 Maggio 2012
( Da "L'Ultimo Fiore")