mercoledì 28 agosto 2024

RICORDO…UNA CONTRADA





V’erano alberi e candidi mughetti nel sottobosco,
bucaneve e narcisi  tra il verde stavan nascosti
proprio lì, sul limitare delle case abbarbicate
al campanile della vecchia chiesa.

Fra le stradine strette non v’eran mendicanti,
gli usci eran aperti, pronti, senza serrande.
or  sei vestito a festa, con tante case nuove,
volti, strade, giardini,tanti bambini

ignari della tua antica storia.
Come al mutar del vento, cambia colore il cielo,
come l’anima stanca si curva sotto il peso
di un destino segnato,

Così tutto  è mutato
ma col pensier rivedo boschi e verdi prati,
gli affetti mai sopiti
e quella grande festa adorna di colore

(ricordi? Quando passava il Santo noi gettavamo  fiori)
e un agnellino candido seguiva in processione
belando, la statua del patrono.
Forse è una storia nuova
quella che dovrei scrivere…
ma non si può decidere
quello che più ti aggrada.

 La memoria è tiranna!
sempre mi resta impressa
la mia vecchia contrada!

Sellia Marina 20 Febbraio 2010

Spello, 3 Marzo 2024-Attestato di Partecipazione da Passaparola, Concorso "Come le rondini".


Premio “Estrella Dorada”

L’Ambasciatrice della Columbia, Luz Elena Arias Soto, mi invia questo riconoscimento per l'impegno in difesa della  Pace e dei Diritti  umani, per l’impegno e l’attività svolta nel campo della solidarietà e della cultura, per condividerla sempre a livello mondiale attraverso pubblicazioni e spazi che valicano i continenti. Grata ringrazio e condivido con voi amici che visitate il mio blog💕
 

giovedì 22 agosto 2024

Sai cos'è la Pace?

 

Sai cos'è la Pace?

Un cielo azzurro pieno d’aquiloni

che il vento trascina qua e la, li fa volare

perché lassù v’è pace e non c’è il male.

 

La trovi dentro il mare

quando carezza i fianchi ad una nave

e una conchiglia porta alla tua riva

senza mai pregare che ritorni

come l’acqua, dal mare alla sponda.

 

La trovi nei ruscelli che fan balzi

di roccia in roccia , creano cascate scintillanti

dissetano scorrendo silenziosi

pozze argentate ove specchia il cielo,

acqua che monda ogni lussuria.

 È qui, fra boschi millenari silenziosi

ove ogni fronda freme  ed ogni felce

empie il sottobosco di smeraldo

ove il mirtillo  cresce con la viola.

 Nel ventre del vulcano arde la fiamma

che lenta brucia e nuova roccia crea,

tu non devi destarlo ma cullarlo

creando i fianchi dove può  cadere.

 La pace bimbo è qui, nella tua casa

fra le mie braccia che fermano ogni sparo

la pace figlio, è solo dentro il cuore

lì c’è una guerra che si chiama amore.

 Sellia Marina, 27 Luglio 2022

 Reading "Bosone Raffaelli" 2022

30 Settembre 2023-Premio Unione Mondiale dei Poeti per la Pace e la Difesa dei Diritti Unami


mercoledì 21 agosto 2024

CUOR DI POETA



Avverte ogni paura, ogni tua ansia,
gioia, dolore, ogni languore
cuor di poeta sente, prende un foglio
sulla carta esprime per incanto                                                    

quello che non vuoi dire, per orgoglio.
Non teme il giudizio di chi vuole
una strofa ben studiata od un sonetto,
cuor di poeta esalta, come suole
far, senza problemi, per diletto.
E quando segue una farfalla in volo,
o da uno stelo se nasce ancor bocciolo,
cuor di poeta esulta, non ha fogli

che possano bastare a scriver versi
che la natura intorno bella invoglia
a continuare, cantare un inno al sole,
sentirsi scivolare come l’onda

martedì 13 agosto 2024

UNA LAMPADA ACCESA

Una lampada accesa perché sia
luce al tuo cammino, speranza
che ti guidi lungo un viaggio faticoso
che non t’ha visto ancora vittorioso.

Una lampada accesa nella sera
per te viandante, pellegrino ignoto
che vaghi ramingo tra il fragor
d’un mondo, muto al cuore

perso in fugaci gioie che rincorre.
Non sente l’acqua che il deserto inonda,
nasconde l’oasi affacciata ai bordi
di una duna vagabonda.

Una lampada accesa perché sia
il mio augurio a te, una scia lungo la via
che ti precede, ti segue al limitar  dell’ombra
che t’avvolge nel suo manto, ed io ti sono accanto.



Sellia Marina, 7 Gennaio 2016


Componimento dalla sensibilità tutta romantica per te, viandante ... solo nel "fragor d'un mondo" che non sa proferire parola al cuore, quel mondo smarrito nella ricerca di luci vane, senza neppur sentire ... la speranza, la sola che può guidare lungo una vita che ancora non dà vittoria. Così nell'analogia cuore-deserto... "l'acqua che il deserto inonda" vuol indicare quale sorgente sgorga da un cuore "illuminato", scroscia fino a nascondere quell'oasi "affacciata ai bordi di una duna vagabonda" - è l'oasi forse quel tesoro geloso che solo chi sa viaggiare nel deserto del proprio cuore può comprendere. Così la lampada, un topos letterario molto diffuso e finanche l'immagine biblica più nota, è sì il motivo ispiratore della poesia, ma  è ben più che motivo, è augurio, è il motivo di un inno a non perdere mai di vista ciò che c'è di più vero nell'uomo, il proprio cuore. Dunque, viandante, "ti preceda, ti segua" in quell'ombra che t'avvolge, è lì che troverai te stesso, è lì che saprai chi sei: nella luce che mai t'abbandona. ( Dott. M. Spagnuolo)

Inserita nel Repertorio D'Arte e Poesia, Ursini Edizioni, 2016 
"Una lampada accesa"serve ad illuminare il cammino; la speranza guida sempre i passi del pellegrino. Poesia di un percorso che ogni uomo prova a tracciare, il viaggio è per chiunque voglia cambiare qualcosa nella propria vita. La luce è anche metafora di quel cammino, il mondo è nel suo chiasso, non aiuta nella ricerca dell'essenza, e l'autrice afferma: " Pellegrino ignoto/ che vaghi ramingo tra il fragor d'un mondo/ muto al cuore/ perso in fugaci gioie che rincorre". La poetessa usa le parole con capacità, usa spezzature di verso per isolare i singoli termini mettendoli in realtà in risalto. Al pellegrino che viaggia l'autrice augura: " Una lampada accesa perché sia/ il mio augurio a te, una scia lungo la via", una possibilità di essere accompagnati " al limitar dell'ombra". In quella luce infatti non si è più soli, il finale dell'ultimo verso lo conferma:" Ed io ti sono accanto".
Commento di Maria Concetta Giorgi

giovedì 1 agosto 2024

Madre



Soave alle labbra il tuo nome                                                                                                             
scorre come miele nelle vene                                                     
il tuo abbraccio ogni pena scioglie

ogni carezza illumina la via

ogni tua parola il cuore accoglie

sulle tue labbra c’è la verità.

Quando ti penso madre

ti vedo sorridere anche stanca

nessuna ruga in viso e la tua voce

è sempre bella come quando preghi

sovra l’altre s’innalza  perché arrivi

al Signore sull’altare dove invochi

inginocchiata come in penitenza

ma è per me madre che preghi

sempre con costanza.

Ti vedo in ogni stanza

 Sellia Marina, 20 Dicembre 2022

Targa d’Onore XI Edizione Premio Merini-Accademia dei bronzi