I poeti scrivono di getto
la penna vola quasi
sopra il foglio
e la mano guida e
riempie il rigo
come inseguita da sottil pensiero.
Scrive del vento che talvolta spira
e stende sopra una tovaglia bianca
il sospiro del fiore, l’argentea rugiada
che veste al mattino ogni stelo,
scrive la croce innalzata in preghiera
su verdi e immobili colline
e quella che grava su fragili spalle
ove muore ogni giorno un tuo sogno.
Scrive il poeta lacrime di nuvole
che cadon sopra foglie e sopra rami,
il pianto di bimbi che vagano da soli
in un mondo senza più fantasia.
Scrive l’odore acro di cimiteri e ospedali
strappa il foglio al dolore il poeta
e la penna d’incanto vola via.
Sellia Marina, 9 maggio, 2013
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