Piegato è
il capo e curve le tue spalle
sopra la
croce dove stai Signore,
non vede
il cielo il tuo sguardo basso
mira la
terra ove il sangue è sparso.
Aperto è
il tuo costato!
Piange la
madre ai piedi della croce
e pensa
alle carezze che ti ha dato
alle
notti, quando ti ha cullato,
piange
perché in pochi t’hanno amato.
E neppur
ora ti sei lamentato
del Padre
tuo che non t’ha risposto
vederti
crocifisso tra due ladri...
ma per
salvarci tu morir dovevi.
Pochi son
stati i chiodi e la corona
che
beffardi t’hanno messo in capo
pesa come
un macigno sulla fronte
per questo è più pesante la tua croce.
Sellia Marina, 29 Aprile 2012
Versi come questi non hanno bisogno di nessun commento. Una poesia splendida, grande la mia ammirazione. Complimenti sinceri!
RispondiEliminaGrazie mia cara Raggio, ...cerco di...immedesimarmi nel dolore di chi assiste spesso impotente alle sofferenze dei propri cari....anche se nessuno certo potrà mai eguagliare quelle di Maria che l'ha seguito lungo tutto il Calvario....un po' quello che in tanti passiamo su questa terra proprio come Cristo...
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