Scende lenta la sera nell'antica
città
dove scienza e sapienza han convissuto a lungo,
qualche raggio di sole ancora
indugia
sopra i tetti spioventi, strette
feritoie
ferite aperte sopra muri d’ombre
l’un l’altro addossati, un sola
via
uno scalino stretto, quasi
spezzato,
testimone del tempo ch’è passato.
L’ultima scia di luce segue il
passante,
scalda le sue spalle, lo riveste
d’un aura bellezza e l’accompagna
tra i vicoli ove la storia resta
vestendolo di luce ancor soffusa
con una lunga scia luminosa.
Sellia Marina, 8 Aprile 2016
mi piace ...mi piace
RispondiEliminala poetessa usa sempre belle parole nelle sue opere..bellissime..sono onorata che questa poesia mi sia stata dedicata...:* <3 <3(mariafranca)
Per non dimenticare cara amica un pomeriggio insieme, prezioso in tua compagnia, il Festival della filosofia a Crotone...Grazie
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