Sera di festa, sera che declina
dove buio è il tramonto e si consuma
fra ceri accesi, lumi di preghiera
sprazzi d’argento e l’acqua nera
dove non vedi se alla veste arriva,
morde i polpacci, lega le ginocchia
l’un l’altro in fila, pulcini alla
chioccia,
pece che imbriglia mescola col sangue
d’occhi cuciti, denti affilati come
lame
fendono a brandelli le tue spalle,
labbra che mordon come caimani
in agguato, alla Savana scende la notte
sulla sepolta civiltà umana.
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