Arrivò improvvisa la furia,
colpisce vile e poi indietreggia,
si nasconde, si dissolve tra spari
urla di chi è ferito a terra, sbalordito
e non ha capito s’era sua la mano
che stringeva o i resti d’un compagno
dilaniato, agonizzante al suo fianco.
Tra il vocìo gioioso dei tifosi
s’ode appena lo scoppio
come d’un petardo acceso
per una festa di compleanno.
Il suono della musica non copre
Il frastuono degli spari della morte
cade un silenzio cupo, irreale
ma s’alza adagio prima e poi più forte
l’inno di Francia e come in un sol uomo
mentre si spingon verso la salvezza
il volto dalle lacrime rigate cantano
in coro la loro “Marsigliese”.
Sellia Marina, 13 Novembre 2015
Il tuo post recente è stato un punto di svolta per me. Sono grato per l'ispirazione.
RispondiEliminaGrazie per aver visitato il mio blog, anche se non comprendo in che modo
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