Un sincero ringraziamento alla Prof. Erminia Gallucci per questo invito che mi ha concesso di "ritornare" fra i banchi di scuola dopo qualche anno di assenza. Gli alunni tuttavia non avevano dimenticato la Maestra Katia, Bibliotecaria che durante la frequenza della Scuola Primaria li invogliava alla lettura, organizzava per loro e con loro e le le insegnanti, Mostre, Recite e giornate di lettura. L'incontro con le classi seconde e con una terza, è stato molto gratificante; come sempre, gli alunni sono partecipativi, attenti, desiderosi di parlare di sè, delle proprie esperienze e preferenze..leggono...parlano con una proprietà di linguaggio che non ti aspetteresti di trovare in alunni così piccoli..." la lettura è cultura"..."arricchisce il vocabolario"...."aiuta la fantasia"...." ti fa comunicare meglio con gli altri"..e insieme leggiamo un'antica favola calabrese: "Re Pipi" per comprenderne gli insegnamenti che spesso sfuggono ma che ci sono...e nasce la discussione..la distinzione tra favola, fiaba, racconto, romanzo. Passiamo alla lettura di "Un cuore per Belargè" che avevo scritto nell'ambito di una mostra "Pinocchio e la Fatina" ( pubblicato), racconto di una realtà sempre attuale e quindi vicina ai ragazzi...legge un'alunna...si commuovono, scappa anche qualche lacrima per l'emozione, specie alla lettura di "Io son la riva", una poesia inserita nel racconto, reale e con un po' di...magia. Leggo le loro "Biografie" in poesia e faccio leggere alcune delle mie. Tutti attenti e interessati! Una..due giorni davvero fantastica per me ma spero soprattutto per loro. Comprendere l'importanza della lettura, del libro, la sua funzione, è importante, è lo scopo di queste giornate d'incontro con gli autori. Ho lasciato loro come simbolo il mio segnalibro e sono certa che..."piccoli poeti crescono"...promettono bene e anch'io sono cresciuta, oggi, con loro.
venerdì 30 ottobre 2015
mercoledì 28 ottobre 2015
MORIR COSÌ
Tieni quel figliolo tra le
braccia,
gronda sangue da una ferita
aperta, profonda,
non basterà un lenzuolo per
coprirlo
né servirà altra acqua per
lavarlo.
Morir così! Per pochi soldi spesi
in una dose, tu non li avevi
e la furia di chi alzò la lama
non fu pietosa, ti colpì, violenta,
fuggì la vita insieme alla
speranza.
Quanti giovani ad assistere la
scena
che si consuma sotto il sole a
sera.
Cala il sipario, come dopo un
atto
ognuno s’alza e se ne va via:
sui gradini il corpo senza vita,
un’ambulanza accoglie, chiude le porte…
per strada sol la madre è rimasta, a piangere.
Sellia Marina, 28 Ottobre 2015
(Cronaca di CZ )
domenica 25 ottobre 2015
QUALCHE FOGLIA GIALLA
Cheta è l’acqua che limpida
rifrange
nel suo scorrere chiusa fra le
rive
casolari ed alberi dipinti
come un quadro che alle pareti
appendi.
Eppure tempo non c’è stato
per correggere i colori del
tramonto
mentre l’ammiro, penso come il
tempo
non ha mutato in me il suo
ricordo.
Ora che son lontana dalla riva
né più agli ombrosi alberi riposo
raccolgo ancora qualche foglia
gialla
e sogno una finestra ancora
aperta
ma la porta, ahimè, rimane
chiusa.
Sellia Marina, 25 Ottobre 2015
COS'E' MAI UN SORRISO
Cos’è mai un
sorriso? Un saluto gentile,
una linea nel
viso che s’apre,
irradia il
tuo volto ed espande
una luce a
chi t'è d’intorno.
Cosa celi, Monna Lisa moderna
che benevola
accogli
il tributo
di ogni mia penna?
Cosa celi il
sorriso non so.
La tua vita
è una gioia in ascesa,
affrontare
ogni prova è una sfida
tu sorridi che
ce la puoi fare
Il
sorriso...è un’arma speciale!
giovedì 22 ottobre 2015
PELLEGRINO D'AMORE
Dall’Est all’Ovest,
dal Polo all’Equatore
quanta strada ha percorso il pellegrino
per portare alle genti il Vero sole.
In pochi han varcato come Lui
oceani, monti, interi continenti
per riportare a Cristo quelle genti
che han conosciuto solo odio, tormenti.
I giovani a milioni l’han seguito
cantando insieme lodi al Creatore,
quanti infanti ha baciato e sollevato
fra le sue braccia, mostrando il vero amore.
Il sorriso che sempre lo ha distinto
non è svanito neppure nel dolore,
quando un povero fratello peccatore
lacerò con un proiettile il suo cuore.
Or ch’è arrivato lassù, nel luogo santo,
dopo un lungo calvario e con la croce
ben stretta al petto, ci sorride e due colombe bianche
al suo balcone vegliano per noi.
Sellia Marina 4 Febbraio 201
" Vengo da Te", Premiata con targa di merito il 28 Luglio 2011, dall'Accademia dei Bronzi Catanzaro, nell'ambito del Concorso "VIVARIUM", nella stessa antologia anche "Pellegrino D'Amore", Antologia Poetica dedicata a Giovanni Paolo II
sabato 17 ottobre 2015
UN PO' DI…CIVILTA'
Sotto il sole che arde han camminato
costruito ponti, vie, strade ferrate,
schiene piegate e piagati piedi
mani sempre all’opra ed il sudore
dalla fronte gronda sopra i petti.
Arato campi con i rudi attrezzi
e seminato a piene mani oro
che ha dato pane a tante genti
raccolto frutti in abbondanza
conservate a lungo le sementi.
Negli altiforni son caduti e morti
sperando migliorare la lor vita,
nelle miniere al buio, topi raminghi
han riportato gioie in superficie
ma troppi son rimasti lì, sepolti,
la terra unica madre li ha accolti.
Ognuno piange i cari suoi e pensa
che la modernità oggi raggiunta
non ha portato quello che sognava
un po’ di civiltà...questo sperava!
Sellia Marina, 12 Novembre 2012
giovedì 15 ottobre 2015
UN FILO BIANCO
Invenzioni dell'uomo spesso criticate per i pericoli insiti nella facilità di tendere trappole, a me ha consentito di allacciare nuovi rapporti, di restare in collegamento con i tanti amici e parenti che sono lontani da me o all'estero. Su Facebook, amici d'infanzia mi hanno rintracciata, compagne di scuola che non pensavi mai più di sentire e che solo poche foto te le ricordano. Non sono contraria a chi chiede la mia amicizia e non sempre si sa, sono sincere e queste basta lasciarle...cadere. Con te cara Vita che ci accomuna l'affetto per i nipoti, ho trovato un'amica in più e credo sempre nel vecchio proverbio " Chi trova un amico trova un tesoro", i più sinceri auguri di buon compleanno che festeggerai lo so con i tuoi cari. Un abbraccio da
venerdì 9 ottobre 2015
DOLCI FANCIULLE
Dolci fanciulle dai capelli d’oro,
con occhi spalancati verso il cielo,
occhi cerulei, verdi, neri,
velati solo da un desio profondo
Crescere in fretta, esplorare il mondo,
correre lungo il filo della vita
come su un prato verde ove l’erba profonda
è molle e non ti svela
Il sasso che si cela e spezza il sogno
che la giovanil mente già intessuto avea.
Dolci fanciulle al sogno risvegliate,
vesti strappate e laceri brandelli
Lividi sopra il corpo ma è dal cuore
che più non batte e sanguina per poco.
Il sogno è infranto e il filo ormai è rotto
e dalle ciglia chiuse, lacrime scendono, a dirotto.
Sellia Marina, 9 ottobre 2010
mercoledì 7 ottobre 2015
E' NATO UN BIMBO
E’ nato un bimbo con la croce addosso
piange come ogni infante che nel mondo
appena giunge avvisa sua presenza.
Ha lasciato un grembo più sicuro
la luce
che lo invade ora
scivola sulla sua pelle che non cade
come quella che mostran tanti bimbi
occhi sgranati, pance sempre vuote
mani tese e visi che son spenti
sopra membra sottili come giunchi.
Dita scarne che non sanno stringere
neppure l’aria intorno perché sfugge…
Son nati anche loro con la croce addosso!
GLI ARTISTI DEL CALENDARIO 2016
La pubblicazione degli Artisti del Calendario d'Arte e Poesia dell'Accademia dei Bronzi, ha destato l'interesse dei maggiori quotidiani e siti Web. Ogni iniziativa dell'Accademia dei Bronzi diventa sempre un evento nazionale e non solo. Anche quest'anno tanti gli amici e amiche Artiste ma a tutti indistinatemente i miei più sinceri complimenti per la bravura e per la visibilità che l'Accademia offre ogni anno ad Artisti e Poeti.
( Tutti i nomi degli artisti che ogni mese ci accompagneranno con le loro opere per tutto il 2016 Abritta Alba, Antolini Lia, Basile Mariacaterina, Calabrò Grazia, Cimini Vittorio, D’Artona Alessandra, Galati Giuseppe, Gallelli Mimma, Iofalo Maria, Martina Lucia, Oriolo Antonella, Palella Michele, Rizzo Caterina, Rizzo Giuseppe, Scillia Giuseppe)
lunedì 5 ottobre 2015
LA LUCE RESTA FUORI
Tinte di cielo nella stanza quieta
odi tortore...allunghi già la mano,
stringi il lenzuolo ma non v'è nessuno
sotto questo velo che ha coperto
sotto questo velo che ha coperto
amore, delusione, gioie rimpianti,
tutti sono finiti e ormai scomparsi
dietro un sorriso che appare
dietro un sorriso che appare
Il sonno tarda a chiudere le ciglia,;
lasciare fuori il mondo circostante
e ascoltare le tortore tubare
e ascoltare le tortore tubare
sui fili della luce, sulle grondaie
dove s'alza il sole e strie di luce
illuminano muri, disegnan ali,
illuminano muri, disegnan ali,
rifrangon voli ove rivedi
passare ad uno ad uno i tuoi segreti
ma alfine cedi. La luce resta fuori.
ma alfine cedi. La luce resta fuori.
Resta coi desideri che non cerchi,
con le promesse che or non han valore
in questo mondo squallido che ammira
in questo mondo squallido che ammira
solo le forme e non ha pudore.
Ammanta di gloria ogni tristo amore,
esalta chi consacra col suo aspetto
esalta chi consacra col suo aspetto
la mano che s'insinua nel tuo petto,
sfiorar lasciva ogni membro di pelle,
seguire i tuoi contorni e poi tornare
seguire i tuoi contorni e poi tornare
come fa sempre, le spalle a rivoltare.
Per lor non vi son tortore a tubare!
Nella stanza il sonno veglia con la luce,
Nella stanza il sonno veglia con la luce,
un sorriso che nasce con il sogno
di chi l'amore invece ha concepito
come un sacro vincolo di cuori,
come un sacro vincolo di cuori,
ardente, fedele e imperituro.
La luce che si veste di colori, resta fuori!
sabato 3 ottobre 2015
NONNI SOLI E DIMENTICATI
Quando la neve cade sopra i capelli
e quelli persi nel
difficile cammino
ora vedo come lungo e duro è stato
con voi, crudele il destino riservato!
Oggi vi accoglie con mani tremolanti,
ieri cullavan bimbi, aravan campi
con mani nude fino a sera, sanguinanti
ma continuava la fatica per il pane.
E non sembrava mai che fosser stanchi
quei volti bruni e tesi alla fatica,
donne coi fazzoletti in testa
un bimbo attaccato alla mammella
curve su spighe, fra l’acqua o un peso sulla testa
mai arrese alla speranza d’un domani migliore
e ogni figlio che nasce è il vostro fiore.
Oggi attendete stanchi in luoghi oscuri,
non bestemmiate, restate in attesa ad aspettare
che s’apra una finestra e un po’ di luce v’inondi,
un sorriso per voi nonni soli e dimenticati
dai figli e dai nipoti che avevate cresciuti!
Sellia Marina, 2
ottobre 2015
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