venerdì 24 novembre 2023

Come incenso sull'altare


COME INCENSO SULL’ALTARE
A Lea Garofalo vittima della mafia

Sassi trascinati come lievi foglie
l’un dietro l’altro s’inseguono
discesa infinita che si snoda,
scavalcan l’erba, così la vita,
corsa che perenne insegui e fugge,
sabbia che mai riempie la clessidra
grano che lascia vuoto ogni covone
un mucchio al solleone dove brucia,
che punge, arrosto crudo in ogni forno
non c’è pane per sfamare un morto,
sfrigola l’aglio dentro un poco d’olio
rotola, brucia e poi lo getti via
come i sassi che rotolan per via…
La vita così s’è consumata
tra fughe, lacrime, sorrisi ben celati
testimone d’un tempo ch’è corroso
da infedeltà e conformismi atroci
non ha avuto per te nemmen pietà,
e tra le zolle brulle e desolate
strappata alla tua casa con l’inganno
t’accolse la terra, abbandonata alla furia omicida
che s’accanì sulle tue carni
bruciate come incenso sull’altare…
Ma la memoria, Lea, non può scordare
la tua fierezza, i principi, la difesa dell’onore
testimoniato fino al sacrificio,
esempio per noi tutti che aneliamo
ancora pace per questa terra colma di sventure.

Sellia Marina, 5 Dicembre 2018

I Classificata "Uniti per la legalità", Melito di Napoli, 30 Marzo 2019
Sempre poche forse le iniziative per affermare i valori della legalità e per fare memoria di quegli uomini e donne del nostro tempo che hanno saputo offrire la propria vita come incenso sull’altare nel nome della libertà umana. Anche l’arte non ha mai mancato di combattere per la dignità umana in prima fila e nelle sue molteplici espressioni. Così questa lirica che sgorga dal cuore della Tagliani è un invito per i suoi lettori a credere ancora che la pace per una terra colma di sventure come la nostra è possibile. Questa possibilità viene contemplata attraverso la figura di Lea, tratteggiata come donna nuova in un tempo ch’è corroso da infedeltà e conformismi atroci. Da donna a donna, la Tagliani contempla Lea come una combattente, capace di trascinare sassi come lievi foglie, come chi insegue la vita, una corsa perenne che per lei s’arresta tra le zolle brulle e desolate di una terra, che è ben lungi dall’essere una terra in senso fisico, ma la terra di quel cuore che non sa aprirsi alla vita che preferisce strozzare. I versi si susseguono rapidi come se si muovessero nelle pieghe dell’anima di Lea, dei suoi sogni, delle sue speranze e dipingono alcune immagini forti che esprimono il consumarsi di un sacrificio che si carica di sacro che pervade tutta la lirica perché la testimonianza di Lea può essere rivestita solo di sacralità. La Tagliani, attraverso un lessico ricercato che a tratti stride nella durezza dei suoni quasi come a voler urlare l’ingiustizia, canta Lea Garofalo come la testimone della verità che non ha taciuto, che ha amato fino al martirio. Non ci resta che lasciarci avvolgere dall’incenso sull’altare…profumo d’amore e di memoria.
Dott. Maria Spagnuolo 

TERRA SELVAGGIA



Le verdi tue valli ti coprono i fianchi
i freschi tuoi boschi ispirano canti,
fra aghi di pino e castagni albergano ancora

le impronte  di qualche cinghiale
e dell’uomo che trova i mirtilli nascosti
tra felci, faggi e  funghi porcini.

L’autunno che avanza riveste di luci e colori
i tuoi viali, ogni foglia che cade e calpesti
offre cibo a una terra ch’è amara...

domenica 19 novembre 2023

NELLE TERRE DEL SIGNORE





E vi son case ove non v'è luce
e vi son cuori avidi d'amore
e deschi vuoti e senza un tozzo di pane
e sentor di spari, grida di dolore.

Si piange nelle terre del Signore,
si dorme solo se qualcuno veglia
si stringono bambini forte al cuore
si prega che non abbiano paura.

E l'eco dei fucili ancora s'ode
e pianti di donne già private
e uomini che non sorridon mai
e marciano nè sanno dove andare...


Si piange ancora nelle terre del Signore!
Sellia Marina,  27 Agosto 2012 


giovedì 16 novembre 2023

Quando tornerai




Quando tornerai

La disabilità non è un optional…

Quando tornerai, troverai un vecchio

incanutito e stanco, mani tremanti 

e le ginocchia molli,reggono il capo

le mie spalle  curve.

Stupore proverai, forse pena

per il giovin che  amavi

con cui giacevi e a caldi amplessi t’offrivi.

Proverai pena per quel bastone

all’angolo, per  le stampelle

che non servon più,

per quelle ruote che mi portano

a guardare il cielo in questa stanza buia.

Fermati un po’ se vuoi

Ma non guardarmi con quell’aria mesta

io son felice sai? Libera è la mente,

e vola, dolci melodie ascolta,

tante strofe sente e  recito per me

quelle poesie piene di gesta e d’amore

su questa sedia io m’invento poesia

son io l’eroe.

 Sellia Marina, 9 Settembre 2021

23 Marzo 2023- 18 Giugno-Sicilia  Esperantista- I Concorsi di Sam Samideano- III Classificata-Pubblicata nell'Antologia " A faccia nuda"-Messina 28 Giugno 2023

domenica 5 novembre 2023

ONESTA




Mattina di Novembre, fredda è l'aria e l'ora presta,
la nebbia copre ovunque la contrada
conti i passi, deserta ancor la strada

ma la campana dell'Assunta chiama
adagio, quasi a non svegliar chi dorme,
cammino dal tuo braccio trascinata, lesta,

tanti ci han salutato, finita è già la Messa
e il mezzo è pronto con i pochi averi e noi
sotto il telo con essi per cercare

di vedere nel viaggio un po' di cielo
quel giorno che ho lasciato Ombriano.
Ventisei novembre, tutto grigio intorno

troveremo all'arrivo forse il sole...
A te che vai, viaggiatore o pellegrino
puoi chiedere di Onesta, lì è rimasto il cuore.
Sellia Marina, 29 Aprile 2013
Spello, 3 Marzo 2024-Attestato di partecipazione a " Come le rondin, ritrovare il borgo perduto ", 


sabato 4 novembre 2023

Stelle di morte




Fermo il passo sulla pietra

scivola l'acqua che sul monte 

gela e la tempesta attende

con un sospiro lugubre, gigante.

Un'attesa che sa di lacrime e di sangue

sibila il vento e un turbine solleva

carezza razzi scoppiettanti iin cielo

li spinge nel deserto e mentre scema

ti sfiora il viso una stella accesa

l'afferra il bimbo, ride mentre cade

un urlo s'alza, quello della madre!


Sellia Marina, 25 Maggio 2021

Pubblicata in I Poeti di Via Margutta 

Recital- Bosone Raffaelli