giovedì 10 ottobre 2024

Lasciami Piangere


      


Sulle tue vesti strappate
sui tuoi capelli bagnati
sulle tue mani graffiate

 lasciami piangere

 Sui tuoi arti scomposti

sul tuo seno scoperto
di sudore intriso
di sangue rappreso…

 lasciami piangere

 Per la tua anima violata

le tue scarpe inzuppate
testimoni non volute
di un possesso brutale…

 lasciami piangere.

 Sellia Marina, 22 Febbraio 2022

Premio" Ciò che Caino non sa " - Seneca 2022-Accademia  delle Arti e delle Scienze filosofiche 


lunedì 7 ottobre 2024

MUTO SILENZIO È SCESO



Quando giunge il tempo del silenzio
s’acqueta d’improvviso il mondo
osserva e tace sopra le miserie
che ha visto guardandosi d’intorno.

Ora, muto silenzio è sceso perchè il tempo
scorre e trascina come sabbia inerte
ogni destino che abbandona a riva

Né puoi cambiare se questa è la tua sorte
quando grava il silenzio che circonda
ciò ch’era vita ed ora è solo morte.

Non ci san più chiese per pregare
né svettanti campanili che festosi
accoglievano le genti col lor suono…
Tutti in ginocchio a chiedere perdono!

Sellia Marina, 17 Febbraio 2013
(Da "Il Silenzio delle Onde") 

sabato 5 ottobre 2024

FRA LE RUGHE


Fra gli anfratti del cuore
si nascondono ferite cucite
 con i nastri del dolore.

Fra le rughe della fronte
v'è dipinto il tempo
che il suo passar veloce asconde.

Sulle labbra pieghe amare
che confondi e lì son rimaste
tutte a contemplare

il tempo inesorabile, l'istante
che veloce passa e non t'arride
quanto più l'altra sponda s'avvicina

e un'altra ruga dentro al cuor, disegna!
Sellia Marina, 4 Dicembre 2011


Madre, avrei voluto esser come te

                                                                                     

Madre, avrei voluto esser come te

 Ero piccola in quella che ricordo

ma tu sempre in piedi dietro a me
e ti ho trovata in una vecchia foto
non dentro una tazza di caffè.

 Cercavo il tuo sorriso, la tua voce

che ci chiamava sempre verso sera
per risentire un poco di famiglia
tutta quanta riunita in preghiera

 le tante Ave sulle dure pietre

il cuore pieno di speranze accese
Salve Regina la tua voce chiara
risuona ancora, timbro d’una chiesa.

 Madre, quante giaculatorie  m’hai insegnato,

una  ad ogni santo, un Requiem
per ogni nostro caro defunto
neppure  il vicino era mai dimenticato.

 In chiesa all’alba prima di ogni altra,

  freddo pungente, la pianura è scialba

            ma  la rugiada penetra nell’ossa
            il gelo ghiaccia le ginocchia…

            E lì  ti cerco madre fra i nastri

            che adornavano i capelli,
           vestiti smessi da chi più grande
           avea  consumato, rammendati con cura

            nuovi parevano, madre, ad ogni stiratura.

            Sellia Marina, 16 Maggio 2024


 

venerdì 4 ottobre 2024

SPIRITI AFFRANTI



Or essa è vuota ma  un dì piena  era la casa
risuonava di passi, echi di risate e canti,:
nulla ora è più come allora!

Viaggiammo
 pur senza esser noi, spiriti affranti,
la luna di  chiarore c’ inondava
ed ogni stella, quasi scia di sole,
ci seguiva spiando i sospiri che nascosti
e fragili pensieri, l’animo turbava.

Nei deserti incontrati, piccoli semi di speranza
 seminati, tornammo dopo tempo a rivederli
erano quasi oasi diventati.

Solcammo mari tempestosi, l’ onde ghiacciate
ci spruzzava il viso ma l’aurora
quieta ritornava, placava l’ acque
risplendeva d’azzurro l’orizzonte.

Cime aguzze e impervie abbiam scalate
graffiando i fianchi, oltre le murene
per vedere fiorire una genziana,
Salimmo insieme, noi,


spiriti affranti solo di sapere.
Sellia Marina, 27 Marzo 2015

Premiata con "Menzione D'Onore" e Inserita nell'Antologia "Inchiostro e anima" . III Concorso Internazionale dedicato a Mariannina Coffa Caruso- Noto, 7 Novembre 2015 

lunedì 30 settembre 2024

Incontro di Luce

 


Incontro di luce

Li avvolge la luce

che pare danzare nell’aria, volare,

li avvolge, come bozzolo il fiore

quando tra gli angeli appare,

discende ed infonde nell’alma

dolcezza si lieve l’incontro

di Dante e Beatrice.

Passato dal Lete oramai

con cuore felice ora mira

poiché all’Eunoe è giunto

s’inchina alla vera bellezza

 la Bellezza che salva.

Sellia Marina, 22 Marzo 2024

Dipinto di Caterina Rizzo 

venerdì 27 settembre 2024

Maria di Montevergine

                                    

 Maria, voglio dirti stasera 

che il cuore mio soffre,

 ci son donne raccolte in preghiera

 tu non senti  il loro che batte?

 Ti ho portato dei fiori mia madre,

  per deporli ai tuoi piedi e l’altare

  stasera espande  un  olezzo gentile

 fra le lacrime pie deposte.

 Ora madre, dalla cima del monte

 ove vegli, che guardi ogni viso

 che a te si rivolge, prego accogli

 ogni prece che il labbro sussurra

 ogni fascia che avvolge un bambino,

 benedici, ogni amore che sempre

 ai tuoi pié si consuma

 e inonda ogni fronda

 di  quest’aere che ti circonda

 col tuo vento divino

Sellia Marina, 1 Giugno 2024     

ACIPEA-Menzione di Merito -Abbazia di Loreto, 10 Settembre 2024


 

martedì 24 settembre 2024

HO SCELTO TE



Fra tante stelle, ho scelto te
che nasci fra i crepacci e le morene
con le genziane e i  dolci ciclamini,
solo  chi t’ama sale e ti raccoglie

conserva fra le pieghe d’un giornale
e il sole, tutto il mucido toglie
ai vellutati petali che docili s’immolano.

Ho scelto te, perché mi sei ricordo
dei monti che sognavo di scalare
perché mi sei nel cuore, padre

ed ogni stella alpina conservata
è una carezza a te
quella che forse non ti ho mai donata.
Varese, 20 Maggio 2015

Varese, 20 Maggio 2015
Pubblicata sul Calendario d'Arte e Poesia 2016-Accademia dei Bronzi-Catanzaro

venerdì 20 settembre 2024

INFINITA INNOCENZA




Infinita Innocenza
Le mani dei bimbi sono sante

Sono ali le mani, speranza
nel futuro che grigio ci appare,
e per noi disegnate arcobaleni,
coltivati nel cielo di dicembre.
Nulla spaventa i vostri grandi occhi,
meraviglia che si apre sul Creato
come un mare, dove  flutti inargentati
flettono il sole, onda dopo onda.
Senza voi, nessuna riva resta
né terra coltivar, ormai è vuota
questa miniera che nutriva il mondo...
Ma le mani dei bimbi sono sante,
costruiranno un nuovo universo,
esili scaveranno, come piume
il terreno avrà di nuovo tante spighe

e tanto pane...innocenza senza fine!
Unica speranza a un nuovo mondo,
carezza di Dio che ci solleva, consola,
dono racchiuso in un piccolo guscio
di mandorlo o forse nuova nocciola.

Sellia Marina, 10 Novembre 2018
I Premio "Giovanni Patari", Accademia dei bronzi-Catanzaro. 
Le mani dei bambini sono sante, sono mani pulite, chiare, nette, sono il futuro che avanza.
Le mani dei bambini sono l’universo che si dilata per sensazioni, occhi che esplorano la meraviglia “che si apre sul Creato” Ogni bambino ha in sé le potenzialità di un nuovo inizio, il germoglio che spunta e origina la pianta, radici che si espandono e trattengono il terreno. Non si cade se ci sono radici. La poesia di Caterina Tagliani fonda l’emozione della lettura su quel nuovo “terreno che avrà tante spighe”, pane che cresce, lievita e si forma, forma una nuova speranza. I bambini sollevano il mondo tenendolo alto. In alto, verso il cielo, la “carezza di Dio” consola sempre. Delicata la chiusa nella quale il bambino è visto come “dono racchiuso in un piccolo guscio di mandorlo o forse nuova nocciola”... delicata, quanto la sensibilità dell’autrice.
Commento critico di Maria Concetta Giorgi



giovedì 19 settembre 2024

PRECE


Il mio tempo non è mai stato tempo perso…

É nella sera, quando lenta scende
che a Te rivolgo l’ultimo pensiero 
perché perdoni ogni mia mancanza
mi tieni sul Tuo cuor, non m’abbandoni.

 Fra le Tue mani tieni stretto il cuore, 

quello dei bimbi, quello dei miei cari,

il mio e quello degli amici.

 Le mani mie son deboli oramai

non si giungon nemmeno per pregare

e nella mente greve di ricordi

qualche Ave biascico, lo sai.

 Non far caso se qualche Gloria salto        

son sempre più i  Requiem che ripeto,

quelli sai? Non li scordo mai.

 Sellia Marina, 26 Marzo 2017

 Da "Kate delle orchidee"

8 Aprile 2022-Botricello-II Cl. Aexequo,  X Edizione Premio Merini Accademia dei Bronzi

 Con fragilità creaturale inginocchiata al cospetto della divina onnipotenza, la poetessa costruisce un mosaico di emozioni e pensieri di rara intensità. La preghiera diventa ristoro della stanchezza della vita; ma anche un ritrovarsi con sé stessa per soddisfare il bisogno di silenzio e contemplare l’Amor Dei profuso nella molteplicità dei cuori.Poesia di spiccata bellezza, disvela l’incanto di una dignità lontana da artificiali consolazioni. (Dott. Mario D. Cosco, componente di Giuria.