Muto ed acceso il viso
lo sguardo al cielo volto
chiedi che una preghiera
giunga al tuo piè raccolto
tra i fiori dell’altare
e i vasi dell’incenso.
Ti volse Iddio premiare
ancella del Suo altare
nudo dentro il tuo cuore
per spade di dolore
che affondan
come aratro
dentro una terra brulla.
La lama brilla e scava
profondo solco e ruga
disegna ancor sopra il tuo viso.
Non disdegnar chi piange
orando al tuo altare
Maria, noi siam tuoi figli
ricordalo al Signore!
Ci devi benedire
come ai piè della croce
perché da Lui l’invito
a Te è stato rivolto
e se noi siam tuoi figli
ci devi perdonare Maria…
Per noi devi pregare!
Sellia Marina, 12 Luglio 2013
"... per spade di dolore/che affondan come aratro/dentro una terra brulla..." Per versi come questi, ci si stupisce, ci si commuove e si riflette. Splendida poesia tutta! Complimenti sempre a questa autrice!
RispondiEliminaGrazie per la tua visita e per il commento alla mia poesia cara Francesca, un abbraccio
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