domenica 26 gennaio 2025

Oswiecim

 


Oświęcim

Quante lacrime sono rimaste 

dietro le palpebre chiuse,

sospese tra ciglia  e gote scavate

da lunghi e provati digiuni.

 

Quanti corpi lasciati all’addiaccio

alla candida neve pietosa

che avvolse le colpe dell’uomo.

E quell’uomo non chiese perdono!

 

Quanto fumo salì fra le nubi

ricoprendo uno strato di cielo

e il cielo di  Oświęcim fu nero

nero come la pece, nero come l’inchiostro

 

Di  chi scrisse la storia per noi,

perché resti nella memoria

e non abbia a ripetersi mai

l’orrore che ancor suscita in noi.

Sellia Marina 27 Gennaio 2011             







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