giovedì 26 giugno 2014

UN'AMICA HA SCRITTO PER ME:IL GIARDINO DELLA MAESTRA

S’affaccia
alla balaustra della nostalgia
un ricordo fanciullo dall’antica finestra spagnola.
E il ricordo vola.

Dietro le lenti
uno sguardo sognante al mare.
Un cuore immenso
con la purezza d’alpini torrenti
che nella sacralità del silenzio
mai ha smesso d’amare.

E fra le aiuole e il mediterraneo patio
ecco affaccendata
l’esile maestra,
nel giardino solatìo.

Diafana come un giunco
indomita come un’onda
a vincere il fortunale d'oblio.


In un tripudio cromatico
di rose e di viole,
di glicine e lillà in fiore
tutto torna,


tutto rivive nel rigenerato profumo
come il controcanto d’un perduto amore
assopito fra l’oro della ginestra.

Ed eccola sola d assorta
fra boccioli ed elegie
la gentile maestra.

Ogni cosa remota rinasce
nella fola del grecale.
Dolce la malinconia
come vento d’autunno tutto acquieta
non fa più male.

Soave il vento
lo sguardo mite e profondo di lei accarezza
nei soffi vivaci della marina brezza.

Ed un pensiero lontano vola via
fra le bianche trine di biancospino
ombreggianti di rimpianto….

S’effonde l’elegiaco canto:
quanti ricordi
e quanta nostalgia!

Un'amica mi ha dedicato una poesia-(M.Pacifici)


2 commenti:

  1. Bellissimo ..Davvero un tripudio di Rose e di viole..la maestra è ...esile ma forte dentro come una roccia

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  2. Grazie per il tuo delicato apprezzamento cara Antonella

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