domenica 11 agosto 2013

RESPIRARTI



Da tempo m'aspettavi e son tornata
lasciando foglie a terra e ombrosi rami
ed ecco con lo sguardo io t'abbraccio
sono venuta mare, a respirarti.


Mi corri incontro scavalcando l'onda,
copri i miei piedi d'una spuma bianca
poi lento ti ritrai per ritornare
ancora, mare, a farti respirare.


L'odor salmastro che riempie l'aria,
guardare come l'onda tua si gonfia
baciando il cielo scintillante all'alba
quando il sole, mare, t'inargenta.


Timido quasi m'accarezzi, mare,
m'avvolgi ancora come amante lieto
rivestire vorrebbe la sua donna...
A respirarti mare, sono giunta.


Sellia Marina, 7 Luglio 2012


giovedì 8 agosto 2013

SUONO ANTICO

Ho sentito lontano  una campana
tenue diffondersi improvviso,
il suo rintocco è come  una preghiera
di  chi sta per lasciarci e in cielo vola.

Nella quiete questo suono antico
riporta alla memoria bianca nebbia
diffusa sopra tutta la campagna.
Il suo rintocco all’alba risvegliava

l’uomo alla sua fatica giornaliera
in officine ove il sudore cola,
ed ampi luoghi carchi di dolore
alleviato appena da mani che straniere

cercano di lenire le ferite,  bendarle...
ma non possono curar quelle del cuore!
Il tocco di campane ti richiama
quando correndo fra composti adulti

passavi per giunger prima  all’altare, per pregare.

Sellia Marina, 9 Agosto 2012
( Un sentito ringraziamento all'amica Gisella per questa bellissima creazione alla mia poesia )