mercoledì 30 maggio 2018

COME BRUNO

Piangono lacrime i muri della grotta
scivolano sul saio che lo ricopre
graffiati i ginocchi dalla nuda pietra
nulla egli vede o ode,

le mani son giunte già in preghiera.
Curve le sue spalle ove la croce
insieme a Cristo porta, la solleva
per dar ristoro all’uomo ed al cammino

che dee percorrer come pellegrino.

Il lume della Fede è la sua luce
i grani del rosario il solo pane
che nutrono il veggente e come Bruno
dovremmo tutti insieme perdonare

Ogni viltà commessa oppur subita
ogni offesa recata o ricevuta,
siamo fratelli inclini alla violenza
dovremmo invece amarci e costruire
un mondo migliore, Bruno lo vuole!

Sellia Marina, 30 Maggio 2018

giovedì 24 maggio 2018

REGINA MADRE


Come un fabbro ha forgiato monili,
cesellato, inciso quadri preziosi
ed or s’appresta con il capo chino

sopra diademi che saran corona
alla Madre Regina che intercede
per tutti noi e per chi non ha fede.

Ferite profonde ha la sua tela
non le ha curate il tempo o l’artigiano,
sanguina ancora il cuore della Madre
che non disdegna chi a Lei s’affida.  
                                                    
Ora nuovi diademi alla sua fronte

brillano, come il sole dentro il mare,

come le stelle all’albero di Natale…

anch’io m’inginocchio per pregare.



Sellia Marina, 16 Dicembre 2016



Al Maestro Michele Affidato- Creazione dei nuovi diademi alla Madonna 
di Czestochowa


lunedì 21 maggio 2018

COME LOHENGRIN

Perché racchiuda il sangue salvatore
t’ho preparato un calice, Signore,
vi mesceranno il vino e un poco d’acqua
a quella aggiungerò solo il mio cuore.

Il calice lo so, è sempre amaro

per questo l’ho cosparso di topazi
azzurri come il cielo, come il mare
perché allevino un poco i tuoi dolori
riveston l’argento e l’oro fuso

ma il calice lo so, è sempre amaro

Signore, come Loengrin  l’ho custodito
prima di deporlo al tuo altare,
e rimarrà alle genti come leggenda
d’un anno Giubilare che ho inciso

per Te che m’hai sostenuto ogni momento.

Sellia Marina, 01 Settembre 2017
Al Calice Giubilare creato dal maestro Orafo Crotonese Michele Affidato per la Madonna di Czestochowa
Premiata dalla Universum Academy Switzerland, 20 Maggio 2018

giovedì 17 maggio 2018

GOCCE DELLO JONIO

Preziosi monili creati, cesellati
con paziente cura, con arcana fede,
chino sin quasi a notte e fondere
stelle preziose e dentro, un po' di mare.

Gocce dello Jonio luccicanti
porteranno oltralpe una missiva,
trentasei topazi azzurri
racchiusi nell'oro della filigrana.

Pregava che la mano non tremasse
mentre ad una ad una deponeva
centocinque perle del diadema.

Piccoli angeli in preghiera
sorreggon  la corona, lieve al bimbo,
ma più grave sarà in mente alla Regina
or che il suo genetliaco s'avvicina.

Oh! Voce di due popoli in preghiera
unisce due madonne nere, esulta,
supplica e ancor spera, Maria

che i diademi creati da Affidato
inondino di luce le Nazioni, le accomuni,
le allieti ed  una sola voce risuoni,
(da Crotone a Czestochowa gemellate)

Ave Maria! Nei secoli, così sia.

Sellia Marina, 22 Maggio 2017
Al Maestro Affidato: diademi creati per la Madonna nera di Czestochowa, e il gemellaggio con la chiesa di Crotone. 

Componimento che commuove Gocce dello Jonio. I versi conducono il lettore in un viaggio reale e allo stesso tempo contemplativo. Dai lidi ionici alla terra lontana di Czestochowa, un viaggio d’amore e di speranza, che vede dei missionari d’eccezione, le gocce dello Jonio luccicanti, i diademi creati da Affidato. Sono i preziosi monili a portare oltralpe una missiva. E il componimento si fa preghiera che contempla una realtà tanto sperata, l’unità dei popoli, per cui esulta, supplica e ancor spera la Regina – spera che anche questi trentasei topazi azzurri inondino di luce le Nazioni, le accomuni, le allieti ed  una sole voce  risuoni, Ave Maria!
Gocce dello Jonio, come le gemme preziose sul capo della Regina, come i versi commossi della poetessa.
 ( Dott. Maria Spagnuolo )






mercoledì 9 maggio 2018

ANGELI IN VOLO

Perdermi  in quel tunnel forse potrei,
vibra  ancora l’illusione di momenti
dove gli attimi infiniti sono tanti.

In molti aggrappati a una ringhiera,
come fa il ragno con la ragnatela,
impalpabili e invisibili ormai
oltre la volta giunti a carezzar l’eterno

senza più scarpe, senza più veli
scivolan su marciapiedi trasparenti
entro dirupi e fronde senza sponde.

Io resto qui dove l’azzurra volta
protegge i sogni, placa la violenza
che sdrucciola fra una macchina
e lo  stridere  dei freni.

Sellia Marina, 17 Giugno 2016
A tutte le vittime del Ponte Morandi
Pubblicata nell'Antologia Poetica  " Gocce di memoria" 2018
Foto “ Direzioni invertite” di Franco Foglia

sabato 5 maggio 2018

OGNI FIORE T'ACCOGLIE

Del tempo ch’è trascorso si pesante
non resta nulla in bocca dell’amaro
c'hai masticato, fra quattro inverni,
primavere a lume fioco, otto mesi di fuoco,

quasi un parto ed oltre, sedici giorni
dietro vetri oscuri, lacrimaron i muri
nell’attesa di quei lunghi undici minuti,
che quasi eterna parea discesa.

Or che nessuna ombra adorna il fronte
splendido riappare quel sorriso
che fanciullesco ti abbellisce il viso,

illumina la casa che risplende,
ogni fiore t’accoglie, ed il profumo spande
benedicente… non sei partito come mendicante…
né per la strada hai raccolto viole…

Tanti rovi hai trovato, molto hai camminato
consumato le tue suole per le vie
che non eran le nostre, ma solo tue.

Ora non sei più solo, il cuore è franco,
solide le spalle ad ogni passo,
t’abbiam seguito sempre…
senza nessun sorpasso!

Sellia Marina, 29 Aprile 2018
Al mio bel Gabriele