lunedì 14 dicembre 2020

COLOMBO AMBASCIATORE

Ho  tanto desiderato amore
dirti quanto  ti brami  il mio cuore
ma io, che coraggio non ho
ho cercato un amico,  
un amico che  sapesse volare,  
e ti  parlasse  di  me.
A una  colomba  ho dato due piume
le ha portate volando da te
per profumare le tue vesti
che  risplendono,  per carezzare   
con ardore il  tuo corpo…
un profumo di rose ed altri fiori
s’effonde nella stanza mentre dormi.
Si sveglia il sole e carezza i tuoi fianchi…
 e vorrei, vorrei che in cielo tu volassi
per riempirlo con la tua dolcezza.
Queste due piume dovrebbero dirti
quello che  sento ma  non oso amore:
la vita senza te, non ha nessun sapore!
Sellia Marina, 18 Novembre 2016


mercoledì 2 dicembre 2020

LA BELLEZZA DI DIO- La disabilità non è un optional

 

LA BELLEZZA DI DIO

La disabilità non è un’optional

Sei seduto mentre io cammino

ascolto quelle ruote con tremore

ti portano ove la mano guida:

saran quei piedi che non muovi mai.

 

Vorrei fare un cambio, io mi siedo

mentre tu cammini, mi guidi

verso orizzonti sempre nuovi,

 

mi porterai  per un istante al mare

ma io son cieco e tu vedi tutto

racconta a me quel che mi sta intorno,

 

com’è il colore del sole che mi avvolge?

Sento sulla pelle il suo calore…

dev’essere davvero celestiale

poterlo un istante solo ammirare!


 C’è chi  guarda senza veder nulla

osserva chi disabile sa andare

ovunque nel mondo sulle ruote,

ammirare la bellezza di Dio che lo circonda


 la ricchezza della Sua Misericordia.

 Messina, 15 Dicembre 2019-Prolusione A.A.

“La Diversità come ricchezza”-Menzione di Merito da “L’Isola Felice”.

Toscolano Maderno 3 Ottobre 2020


martedì 1 dicembre 2020

ESULE SARO'




Esule alla mia terra ove ho trascorso
di gioventù giorni che parean lieti
né mai farò ritorno alla magione
terra di santi, artisti e viaggiatori

ch’esalta i suoi briganti come eroi.

Ricordi amari di colline impervie
solcate da un aratro che ferisce
aride ancora, cola sudore e sangue l’erpice
su questa terra che non dona un fiore

L’olivo è l’ombra dove ancor ti vedo
ma è  quella del faggio o forse il noce
che ancor circonda questa casa avita
il luogo ove  riposo e la ripenso

Né voglio lacrimar pensando agli anni
sprecati ad esaltare quella gente, si laboriosa…
Ora assiste muta al tuo morir di sete, né si pente
d’averti trasformata ed umiliata

l’onore, il sudore  dei  padri calpestato
per un pugno di soldi male guadagnati
in cambio d’un futuro ch’è apparente…

Esule sarò fra simil gente!

Cambiano i nomi, alteri fra la gente passano
mentre alle spalle strisciano e conservano
ogni potere occulto agli occhi tuoi…
Terra ch’esalta i suoi briganti come eroi!
Sellia Marina, 5 Agosto 2013
( Premiata con Menzione D'Onore dall'Accademia Internazionale "Il Convivio"-14 Giugno 2015)