sabato 26 agosto 2023

Madre Terra di Calabria

 


 Madre che di latte mi nutri

e ad ogni offesa rinasci,

io t’incontro ogni sera al tramonto

e mi vesti di luci,

pulviscolo di stelle distendi per me

mi rivesti ed il passo leggero diventa

con l’aurora maestosa che avanza

e dispensa ogni chicco di grano

che imbionda ogni piano,

risveglia di verde il sopito trifoglio

su ogni collina dove  il mite asinello

trascina il suo carco triturando

col passo che segna lungo sentieri

mai nuovi dove crescono liberi i rovi.

La sorgente che scorre ti segue

tra le fronde fin quasi alla valle

nel mare poi giace, ogni ripida onda

l’accoglie, inargenta la spuma che giace

sospirando tra i sassi alla sponda,

Madre, tu sei profonda!

Nelle tue viscere il rosso cinabro conservi,

miniere sfavillanti di luce che l’uomo

oblia, solo l’artista,  intento ai suoi 

dipinti usa e colora Mercurio sopra ali d’oro.

Or son quieti i monti, nascondono il tesoro

 e la verzura tra le querce e gli olmi

 ricopre i tuoi fianchi

solo sostegno alle ferite inferte

che il tempo non ha lesinato

ma tu non cedi Madre io son tornato

 e ancor di latte mi nutri..

Sellia Marina, 11 Giugno 2023

 Montauro, 20 Agosto 2023, Comitato Arcangelo Pisani, III class.

venerdì 25 agosto 2023

TI HO CERCATO, SIGNORE


     

                                      


Ti ho cercato ovunque, Signore!
Nel silenzio della sera quando lenta muore
fra i colori dell’alba che si specchia fulgente
 nel mare quando sorge il sole,
sulle vette dei monti coperti di eterno biancore...
e non ti ho trovato, Signore...!

Ti ho cercato nei campi dove il grano imbionda
 una distesa immersa fra papaveri rossi e fiordalisi
 azzurri, come gli occhi  sgranati dei  bambini
 nudi, soli, affamati d’amore che ho incontrato,
senza nessuno che li stringa al cuore...
e non ti ho trovato, Signore...!

Ti ho cercato in una fucina grondante di sudore,
 fra le palme del soldato che stringe il fucile,
 trema, t’invoca forse ancor prima di sparare,
non ha un nemico a cui dare un nome,
forse pensa alla casa che ha dovuto lasciare
e non ti ho trovato, Signore...!

Ti ho cercato camminando per le strade
ho salito e disceso tante scale, frugato nei vicoli
e ho trovato sprecato tanto amore mai donato.
Nelle corsie buie e silenziose d’un ospedale,
accanto al moribondo che già teme
di presentarsi avanti al  tuo giudizio...


li ti ho trovato Signore, lo stringevi al cuore!

Sellia Marina, 16 Maggio 2012
Premio Internazionale di Poesia e Racconti "Palmi, Città della Varia"
Motivazione: La poesia di Caterina Tagliani si focalizza sullo sforzo costante di cercare Dio nella bellezza della natura, in chi soffre, chi lotta e spera, nelle periferie abbandonate, nel cuore che s'apre al mattino ai colori sempre nuovi dell'alba impartendoci un messaggio importante: Dio non lascia solo nessuno. Dio si lascia cercare e amare, ma per trovarlo occorre farsi come Lui, ultimo fra gli ultimi. 
Prof. Stefano Baldinu. 
Palmi-29 Agosto 2019

Premiata e Pubblicata in " Letino, Festival Internazionale della Cultura" - Letino, 13 Settembre 2019-

Prima classificata al Concorso " Nel Tuo Nome",  Centro della Gioventù-Gubbio-17 Maggio 2021




mercoledì 23 agosto 2023

TERREMOTO- Amatrice




Fra le macerie e i cumuli di calcinacci
case sventrate come vesti strappate
vaga il povero vecchio
stanco, addolorato e mesto.

Pensa a una vita spesa
fra tante gioie e dolori
pensa ai suoi figli morti
e chiusi sotto i fiori

che coprono le bare allineate.
in fila tanti cuori
hanno l'egual timore, 
perdere la speranza

che torni un dì migliore.
E mentre al cielo salgono
preghiere, canti odori,

nell'aria si diffonde 
lento il rumor di un tuono...
la terra trema ancora.

sulle rovine di tante case vuote
piange l'Italia intera
piange ogni cuore.

Sellia Marina, 9 Aprile 2009



 


martedì 15 agosto 2023

Ultimo mio destino


 Sarà per te il mio canto più bello,

l’ultimo forse,  donato al tuo cielo

innalzato, stellato, azzurro o ingrigito

ma  pur sempre l’unico che mi ha avvolto.

Sarà forse un inno o un madrigale

che nascerà impetuoso dentro il mare

quando è  tempesta o soffia il maestrale

o lieve come innocente zefiro che m’accarezza

perché da te, Madre, trae il mio canto

l’amor che induce a rimirarti

nei variegati boccioli che dispensi

nelle spighe dorate che mi nutrono

nella terra dove affondo le radici

e per gli eroi che sulle nude cime

copri di neve candida e non muore la memoria

Madre della Storia, Tu, ultimo mio destino

m’accoglierai, perdonerai ancora ogni ferita inferta

alle tue forti cortecce, ogni goccia di nera pece

che ha imbrattato i tuoi mari

continuerai a nutrirmi, Madre, perché sei eterna.

 Sellia Marina, 7 Marzo 2022

Seravezza, 26 Novembre 2022-Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti-

Diploma d'onore con Menzione d'encomio.

venerdì 11 agosto 2023

PACE AI TUOI GINOCCHI

Sulle ginocchia madre
appoggerò il mio capo,
sentirò la tua mano                                                              

sfiorare i miei capelli
pettinarli con le dita
e sciogliere con loro

anche il nodo della gola.
Ascolterò la tua voce                                                            
che una nenia mi canta

piano, con voce lenta
che quasi mi addormenta.
Che pace ai tuoi ginocchi!

Ascoltare e non sentire
ma è stato solo un sogno…
vorrei, e non puoi tornare 

Sellia Marina, 2 Gennaio 2012

Premiata con Attestato di Merito e inserita nel Calendario d'Arte e Poesia  2017 dell'Accademia dei Bronzi- Motivazione della Commissione:
Io ti scrivo madre, perché tu mi possa ascoltare...questo è il messaggio intenso, straordinario che la poetessa vuole dedicare alla propria mamma. "Pace ai tuoi ginocchi" è una poesia d'amore, un amore grande che lega in modo indissolubile, che non si scioglie. L'immagine di una bimba che appoggia il capo sulle ginocchia della mamma, è bellezza ed emozione che non si dimentica, è gentilezza dei modi in un tempo che affretta i gesti, che non permette di soffermarsi...Ascoltare la voce è come una ninna nanna che concilia il sonno di una bimba...Non si scorda la voce di una madre, si può solo pensare che "lei" sia ancora lì a guardare quel capo chino, nel silenzio di un giorno passato, nel desiderio che strazia perché il ritorno non può avvenire. (Dott. Maria Concetta Giorgi )


Rivista Santa Maria del Bosco: Aggiungo che le immagini, esplicitate nei versi dell'amica Caterina, hanno una loro precisa identità, un'asciuttezza espressiva come uscito dallo scrigno del cuore, per mostrare una capacità d'amare viva, gioiosa, partecipativa. E' poesia-amore!. L'amore, nella sua essenza più vitale e più pura è il filo conduttore tra l'ieri e l'oggi in un sogno che non può e non deve svanire. La madre è amore.
(Prof.Mimmo Stirparo)