domenica 16 settembre 2018

OCEANI DA SALPARE













Madre che nell’inverno il tuo mantello
stendi, e per scaldarci qualche nembo grigio
avvolgi, lo dipani tra  fili di zefiro che intrecci
fra rami nudi e dai lor le mani, 

Ghirlande d’oro intrecci, nidi che ripari
in cespugli odorosi, screziati tulipani,
ronzio di api vogliose,
al petalo avvinte come spose.

Madre! Quanto cammino per cambiare
la bruna zolla in pane da sfamare,
frenare del monte l’irruenza
perché il ruscello possa andare a valle

lambire ogni radice e dissetare
l’agnello che s’affaccia alla sua sponda,
incontra il mare ed ogni sua onda
che il vento innalza e poi riposa, gonfia.

Madre! Ogni rete, ogni amo empi del pescator
quando ritorna, ogni corallo dentro i tuoi fondali
risplendono al lume della luna…
piangi i vascelli che hai lasciato andare

verso oceani…tutti da salpare.

Sellia Marina, 8 Marzo 2018-
Menzione d'Onore- Accademia internazionale Il Convivio,  Premio “Poesia, Prosa e Arti figurative” e del premio teatrale “Angelo Musco” Il Convivio 2018. 

lunedì 3 settembre 2018

4 SETTEMBRE 1965-2015

4 Settembre 1965-2015

Da tempo sei partito ed ho contato
 giorni, settimane ed anni
non ore ma secoli d’interminabili minuti.
La mente è troppo piena di ricordi
quelli lasciati, ed altri ne ho inventati
perché sia lieve il viaggio che prosegue.
Con te il tempo scorreva si veloce!
Valigie pien di favole incompiute
pesanti macigni da portare
posate accanto ad un guanciale vuoto,
rifare un viaggio iniziato e poi concluso
come un tempo, fra i ceri di un altare.
Vecchie croci portate sulle spalle
sarebbero  più lievi  se divise
per giunger dove immobile aspettava
una Cerere da scoprire insieme
ma l’hai raggiunta solo!
I conti in tasca non si fanno in due
l’oste non c’era, salato l’hai pagato
e non ti sei di certo divertito
 ma sono stata  io l’ultima e ti ho vestito.



Sellia Marina, 18 Agosto 2015