lunedì 7 dicembre 2015

SOPRA UN ALTARE, MADRE




Non ti ho amato abbastanza quando c’eri
ma sono corsa ad ogni tuo richiamo
percorrendo chilometri di strada
e m’accoglievi sempre col sorriso
“Ora sto meglio, vedi?”, mi dicevi
cercando sollevare il mio rimorso
di non aver potuto esserti accanto.
Ti ho visitata in un ospizio tetro,
sembrava già una tomba preparata,
tu non parlavi più ma con lo sguardo
“so che devo morire, portami a casa”.
Ma il tempo tutte ci ha beffato
e sei partita prima e sola andata
ove solo può raggiungerti il pensiero
o la preghiera, o un fiore da posare
sopra la lastra dentro il cimitero.
                                              Ma nel mio cuore sei sopra un altare,                                         
nella mente ricordo un grande letto,
tu che mi abbracci stretta, c’è temporale
e i miei piedi scaldavi con le mani.
Chi potrà mai eguagliarti Madre mia?
Tu che di figli ne hai cresciuti tanti
ne son bastati pochi per tradirti!
Sellia Marina 30 Giugno 2011

2 commenti:

  1. C'è sempre il "rimorso" di non aver fatto abbastanza per ricambiare l'amore di una madre. Ma non è così, in effetti. E' una ruota uguale per tutti e sempre il rito si ripresenta, volti diversi, rituali sempre uguali. Ma le madri sempre ci accolgono e ci "ammanano" della loro comprensione. Versi molto toccanti che ho molto sentito e che condivido.

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  2. Quando le tematiche sono importanti e i versi rapiscono i sentimenti, il silenzio è il miglior commento. Poesia che condivido e tengo nel cuore! (Freawaru)

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