giovedì 4 febbraio 2016

IL FILO DELLE PARCHE



Ora che il filo s’è spezzato
noi tutte siamo qui a ripensare
al tempo quando un sol bicchiere
ti riempiva la giornata di piacere.

Lo so che non è giusto ribellarsi,
il filo delle Parche non si spezza
perché non hai tu in mano la matassa
che lente filano, snodano, tagliano.

Per questo il tuo respiro all’improvviso
dentro il tuo petto si è fatto corto,
non più voce neppure per chiamare
quello vicino a casa, l’ospedale.

Ma non voglio che questo ricordo
resti il solo a languire nel cuore,
una tavola grande io vedo
e noi tutte con te, a cantare.


Sellia Marina, 4 Febbraio 2012
(Da "L'Ultimo Fiore" a mio fratello, Domenico Mario che oggi ci ha lasciato)

2 commenti:

  1. Chi viene a mancare vive per sempre all'interno dei cuori delle persone che lo/l'hanno amato/a. Che sia questa forse la forma di vita oltre la morte? Letta con molto interesse, particolarmente piaciuta per come è stato trattato il tema. (Raggioluminoso)

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  2. Perché il ricordo di quanti hanno occupato un posto nel nostro cuore non svanisce col tempo….forse hai ragione tu mia cara Raggioluminoso è sicuramente un'altra forma di vita..voglio crederci…Grazie naturalmente per la tua visita sempre gradita

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