Sembrava una carezza, un dolce soffio,
d’improvviso muta, in vento si trasforma,
il mare urla tutta la sua rabbia
sulla sponda la riversa, graffia la sabbia
trascina a lungo l’onda, spuma s’innalza
al cielo e poi ricade, stanca, mentre un’altra
la sovrasta, rotola, s’avvicina e precipita
sopra la riva e lesta si frantuma.
Urla il vento, scintille diamantine
si rincorrono inseguite dalla furia, l’acqua
s’involve, trascina terra rubata dalla riva,
lo smeraldo ha lasciato all’orizzonte
dove un’altra tragedia si consuma.
Improvviso il silenzio cala, profondo,
sull’eterno Oceano che ha dato vita al mondo
brulicante nel suo grande grembo,
di tesori antichi, sepolti e mai ridati,
di battaglie combattute contro i venti,
crociati e pirati or stanno insieme,
riposano fra mura di corallo e ammalianti sirene.
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