Ho assaporato a lungo il tuo silenzio
che gravida sopra le tue mura
riempie questa volta ch'è mai
sazia
dei misteri che racchiude e non
ti svela.
Fra scale
e merli e le catene ai ponti
gettati sopra l'acque come scudi
un cieco ancora suona il suo
violino
rompe un silenzio dove per
millenni
s'udivan solo nitriti di cavalli
lance scontrarsi e sole sugli spalti
ove ora fremon l'ossa dei tuoi
padri
che hai sepolto sotto tetti
antichi.
E qui rimiro ancora il tuo
splendore
sento un urlo fioco che
risuona e pesa
questo tuo eterno immobile
silenzio.
Sellia Marina, 25 Dicembre 2013
(Premiata al Concorso “co d’oro di Serradifalco” 2014-Patrocinio
Academy Unyversum Switz
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