lunedì 7 marzo 2016

RICORDANDO FERRARA

Ho assaporato  a lungo il tuo silenzio
che gravida sopra le tue mura
riempie questa volta ch'è mai sazia
dei misteri che racchiude e non ti svela.

Fra scale e merli e le catene ai ponti
gettati sopra l'acque come scudi
un cieco ancora suona il suo violino
rompe un silenzio dove per millenni

s'udivan solo nitriti di cavalli
lance scontrarsi e sole sugli spalti
ove ora fremon l'ossa dei tuoi padri

che hai sepolto sotto tetti antichi.
E qui rimiro ancora il tuo splendore
 sento un urlo fioco che risuona e pesa
questo tuo eterno  immobile silenzio.

Sellia Marina, 25 Dicembre 2013

(Premiata al Concorso “co d’oro di Serradifalco” 2014-Patrocinio Academy Unyversum Switz

Nessun commento:

Posta un commento

Se la mia poesia ti piace, commentala, se non ti piace…ignorala