sabato 7 maggio 2016

GETTAI L'ANCORA


Toccò prima ai fratelli di partire
e la famiglia non tardò a seguirli,
storica necessità emigrare
se hai tante bocche da sfamare.

Una città giardino li raccolse
la casa vuota a giorno è piena a sera,
ognun racconta la giornata di lavoro
i bimbi, quella della  scuola.

Passaron anni così ma la famiglia
a poco a poco disgregò,
qualcuno troppo presto se ne andò,

ombra scura di pioppi  sulla ghiaia
che sa di sale,  lacrime amare
che la rugiada stilla sopra l’erba molle.

Gettai l’ancora! In terra lontana giunsi
in gioventù, diversa lingua m’accolse,
m’avvolse il sole con il suo calore
circondò il suo mare le mie spalle,

all’onda amica affidai i miei sogni
lasciando impronte sulla sabbia.
Quanto cammino fatto di speranze!
Eppur la mèta è ancor così lontana!

SSellia Marina, 10 Luglio 2015

2 commenti:

  1. La storia della tua vita! Gettasti l'ancora e ti sentisti ben accolta! Ma quanta nostalgia per quella famiglia numerosa e povera di denaro ma ricca d'amore ed allegria che formò la Caterina forte ma dolce e sensibile di oggi, che affronta ogni giorno come un dono da cui attingere qualcosa e a cui donare il proprio agire!

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  2. Cara Alice, il tuo commento mi commuove, forse perchè so che hai conosciuto tutta la mia famiglia e il tuo ricordo, cara amica di scuola, mi è davvero molto caro. Grazie di cuore per il tuo apprezzamento sincero..ma non sono così forte come credi

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