Piccolo fiore troppo presto colto
dal terren che lo nutriva con affetto,
ora non v’è più acqua che ancor possa
ridare forza allo stelo, alle tue ossa,
abbandonate fra gli sterpi d’un torrente
sotto un cielo stellato, indifferente
che vede amore e odio di ogni gente.
Lui solo ha visto piangere i tuoi occhi,
aperta la tua bocca di paura,
tremare in ogni membra per difenderti,
urlare lì, dove nessuno potè udirti.
Per questo le tue grida soffocate
da una mano che chiuse il tuo respiro
son rimaste al cielo, inascoltate
da orecchio umano. Solo la pioggia
e la neve pietosa hanno avuto per te
la compassione e t’han lavata, coperta di bianco.
Bianco fiore troppo presto colto!
Sellia Marina 4 Marzo 2011
Ciao Caterina, grazie per il tuo scritto. Non preoccuparti, quella signora non è mai stata un'amica comune e non ha a che fare con le tue conoscenze comuni, te lo assicuro. Questa era nella mia lista amici di fb, in cui facevi parte anche tu. Verrò ancora a trovarti. Virtualmente ti mando anche un abbraccio. A risentirci. Isabella Broggini
RispondiEliminaGrazie cara Isabella per le tue ripetute visite al mio blog, sei una vera amica, ti abbraccio con affetto sincero
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