sabato 13 agosto 2016

La Conclusioe del Presidente Ursini..


Il 19 Febbraio del 2015, il Presidente Vincenzo Ursini a conclusione della presentazione del mio saggio, così scriveva sul sito dell'Accademia dei Bronzi:


“Con il suo saggio Caterina Tagliani ha realizzato un vademecum per percorrere le strade del pensiero di Hannah Arendt, facendo dono al lettore di una bussola per una trama di significative riflessioni. Ha evitato la pericolosa tentazione di erigere un’edicola devozionale ad Arendt ed alla sua opera. Ha reso un servizio allo studioso che si avvicina alla Arendt facendo emergere, nel contesto del libro, la capacità innovativa delle idee della filosofa ebrea, la loro coerenza tra pensiero e azione, ma viepiù, il modo esemplare con la quale Hannah Arendt affronta la sua complessa vicenda umana. Si tratta, in definitiva, di una lectio facilior per la comprensione delle linee e dei profili che caratterizzano il pensiero della Arendt tesa a bonificare lo strabismo politico-ideologico di alcuni critici. Il libro, edito da Ursini, è altresì una mappa critico-storiografica ben dettagliata ed integrata, specie quando l’autrice analizza gli effetti della Rivoluzione americana sull’Europa e sulla differente portata di questa e di quella francese. Un saggio, quindi, d’interesse generale che merita di entrare a pieno titolo nelle biblioteche degli studiosi del nostro tempo”.
Così il prof. Mario Donato Cosco ha riassunto la presentazione del volume “Hannah Arendt: libertà e rivoluzione” tenutasi sabato sera nei locali del Circolo Unione di Catanzaro, su iniziativa della stessa casa editrice e dell’Accademia dei Bronzi.

All’incontro, con Cosco e Tagliani, hanno partecipato altresì G. Battista Scalise e Aurora Martorana. “Oltre all’accurato e ricco apparato bibliografico - ha sottolineato Scalise, nell’introdurre i lavori - uno dei meriti del saggio è quello di favorire un ampio dibattito su ambiti della genesi del pensiero arendtiano che non sempre sono stati adeguatamente considerati; anzi, spesso, sono stati relegati ad una specie di limbo, dominio del grigio e/o addirittura dell’indicibile”.

“Nel libro - ha detto poi Aurora Martorana - vengono giustamente sottolineati aspetti e peculiarità dei rapporti tra rivoluzione e questione sociale, tra tradizione rivoluzionaria e spirito rivoluzionario, tra associazioni rivoluzionarie spontanee e partito politico. L’insegnamento della Arendt va, quindi, visto nella prospettiva di una rivoluzione non violenta, capace di ripercorrere in modo critico gli itinerari delle rivoluzioni precedenti per evitarne gli errori/orrori di cui siamo a conoscenza”.

All’incontro hanno partecipato numerosi artisti, scrittori e simpatizzanti dell’Accademia dei Bronzi tra i quali Maria Pia Furina, Antonietta Pullano, Caterina Rizzo, Antonella Oriolo, Franco Foglia, Santina Leone, Gregorio Orlando, Alessandro Corea, Domenica Ferraro, Giulia Martorana e Giovanni De Pascali.

“Ancora una volta - ha commentato l’editore Ursini - abbiamo proposto una iniziativa culturale di alto spessore, contribuendo ad elevare i toni di questa sonnolenta città. Il nostro auspicio è che tali manifestazioni, assolutamente gratuite, siano d’ora in poi apprezzate anche dagli enti pubblici territoriali ai quali chiediamo una più oculata gestione delle risorse culturali”.

Un grazie sincero al Dottor Ursini per questa riflessione che rispecchia lo spirito del mio Saggio, quanto volevo trasmettere con la pubblicazione è stato detto. 

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