Allineati come i bei cipressi
t’invitano a sfogliarli con le dita
i libri che posati sulle panche
parlano silenziosi della storia.
parlano silenziosi della storia.
La storia d’una terra dura e fiera
da troppi derisa e calpestata
invasa da stranieri che gran tempo
con violenza o virtù l’han dominata.
Parlano i libri, parlano di ieri
dei contadini avvezzi al duro campo,
parlano degli eroi che son partiti
lasciando spesso mogli e figli in pianto,
di quelli rimasti fra i ghiacciai
o sepolti fra le dune del deserto
e in Patria non son tornati mai.
Parlano i libri se li sfoglierai!
Ti dicono di riti e tradizioni,
memorie di una gloria ancor sepolta
fra le nuove rovine dissepolte
dall’uomo che cerca la sua storia
raccontata con cura certosina
non da chi sopra il libro ha studiato
ma da quanti
l’han vissuta ed han cantato
Calabria, l’azzurro del mare che t’avvolge
i verdi e selvosi fianchi dei tuoi monti,
e scritto di
poeti, grandi artisti e di scienziati
Antichità e Luoghi
tutti
descritti in un volume ha il Barrio
e son così tanti...Non basterebbe un tomo a
nominarli!
CATERINA.. SFOGLIANDO..SFOGLIANDO CON TANTA GIOIA E NATURALEZZA DECANTI COI VERSI COME UN RACCONTO DI OGNI STORIA...
RispondiEliminaAttraverso i libri noi apprendiamo la storia, ma non sempre quello che si legge corrisponde al vero, bella davvero la tua poesia, complimenti Caterina. Carlo Romano.
RispondiEliminaLo so caro Carlo perchè spesso lo storico o lo storiografo presenta la storia lasciandosi trascinare da quelle che sono le...credenze o ideologie personali per questo è difficile studiarla, occorrerebbe tempo, ricerca, confronto e temo proprio che oggi dobbiamo accontentarci dei testi che sono stati scritti, in futuro chissà.
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