Il
capo è chino, intento alla lettura
del
libro che tieni fra le mani
o
forse un quaderno dove sono scritti
nomi,
quelli che ti furono più cari.
Sfogliando
quelle pagine t’accorgi
del
tempo ch’é passato e come grava
ogni
rigo appeso alla memoria
di
quel che hai fatto, detto oppure scritto,
risveglia
l’animo, echi di campane
campi
di girasoli ove ti fingi,
occhi
che si specchiano nel mare
e
quelle ortiche che hai sempre dovuto
calpestare.
Sellia Marina, 3
Ottobre 2016
(Creazione di A. Oriolo-Ursini)
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