Mille
luci, coriandoli accesi
che
splendono, stelle vaganti
su mondi
immondi devastati
dai
pianti di vittime innocenti.
Voci che
s’alzano e vagano
né trovano
riposo
se non
quando tace il cuore della notte
che
incombe, l’acqua chiude
l’ultimo
singulto nella gola,
fremito
di stelle come preghiera
ai fili
s’aggrappa, ultima speranza
che non
cede alla falce,
e non è
falce di luna che spia tra le fronde,
né tra i
roveti ove posano gli amanti
né
inargenta il mare coi suoi rai,
questa
che vedo è solo falce di morte
già
stesa su visi imploranti una fine
che
improvvisa pietosa li accoglie.
Sellia Marina, 29 Dicembre 2017
Nessun commento:
Posta un commento
Se la mia poesia ti piace, commentala, se non ti piace…ignorala