Ho scritto milioni di parole
per
lasciarvi un’impronta del pensiero,
parole
vestite di festa,
talune
menzognere,
strofe
scomposte, dolci melodie
cantate
con strumenti antichi
scoccate
con i battiti del cuore,
oboe
che rintocca come un orologio
quando
suona l’ore.
D’amore
partoriti
d’amore
vi ho cantati
usignoli
della mia casa
dove
risplende il sole dell’alba
che
abbraccia l’onda
e
vi trascina, amati,
alla
mia sponda.
Quanta tenerezza in quel "...usignoli della mia casa..". Italo
RispondiEliminaUna mamma è così che vede i suoi figli Italo, grazie per la tua visita
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