Scende lenta la sera nell'antica
città
dove scienza e sapienza han convissuto a lungo,
qualche raggio di sole ancora
indugia
sopra i tetti spioventi, strette
feritoie
ferite aperte sopra muri d’ombre
l’un l’altro addossati, un sola
via
uno scalino stretto, quasi
spezzato,
testimone del tempo ch’è passato.
L’ultima scia di luce segue il
passante,
scalda le sue spalle, lo riveste
d’un aura bellezza e l’accompagna
tra i vicoli ove la storia resta
vestendolo di luce ancor soffusa
con una lunga scia luminosa.
Sellia Marina, 8 Aprile 2016