Come su un foglio bianco
nasce un sonetto o un inno,
così alla spiaggia il mare
lascia a ogni onda impronta.
Una conchiglia rotta , un vetrino
che lesta a raccogliere ti chini,
un sasso strano, venature rosa
mentre l’acqua ritorna e si riposa
lasciando dietro sé una spuma bianca
che nella sabbia affonda e poi ritorna
lesta ad accogliere le sorelle lontanesospinte dal vento di maestrale.
Azzurra o verde, cangia con le nubi
e non è mai la stessa che tu vedi,
acqua che come nave ti riporta
sempre alla riva donde sei partita.
Così, come l’oceano accoglie il mare
e il mare accoglie il fiume alla sua foce,
il cielo si rispecchia. E non v’è canto
che possa mai descriver questo incanto!
Sellia Marina 4 Maggio 2011
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