Il
monte è il suo regno.
Improvviso
il risveglio del gigante!
Impietosa
la sua furia!
Come
cieco errante scende a valle
trascinando
alberi, case, massi
che rotolando rossi
bruciano i suoi fianchi
che la lava di ieri avea scavato.
Soffia
il gigante i suoi lapilli al cielo.
Corre
tra sterpi inerti
Illuminando
minaccioso la notte
Tutto
si tace e copre come un velo.
Il monte è il suo
regno,
entro il suo ventre
par che dorma
Non
turbare il suo sonno!
Non calpestare il
suo passo!
Sellia Marina, 3 Febbraio 2010
("Vorrei…"Pubblicata ma…esaurita..non cercatela )
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