venerdì 19 dicembre 2014

IL MIO ALBERO


La capanna che accoglie la Famiglia
è ancora quella che posavi tu,
con pochi pastori ed i Re Magi
in processione, guidati dalla stella
che in cielo brilla, ferma alla capanna.
A sera il Rosario come in chiesa
tutta la famiglia recitava
ora, qualche Ave dico, sola,
prima di addormentarmi nel mio letto.
Natale è tornato un’altra volta
ma  tu non ci sarai,
troppi posti son vuoti e la tovaglia
reclama a gran voce altre presenze,
vuote le stanze, quasi spoglio il presepe.
Gli angeli al cielo volgon lo sguardo,
muta preghiera sale inargentando
i fili del mio albero di Natale.


Sellia Marina, 18 Dicembre 2014


2 commenti:

  1. Durante le feste maggiore si sente la mancanza di chi è stato chiamato per primo in cielo, bisogna sorridere lo stesso per chi ci è rimasto accanto e non deve soffrire vedendoci tristi e ... per chi ci vede da lassù e gode di un nostro sorriso! Forte Caterina!!!

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  2. Grazie cara Alice, lo so che bisogna sorridere per chi ci sta accanto ed essere forti anche se non lo siamo …Grazie mia cara compagna

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