Quando la neve cade sopra i capelli
e quelli persi nel
difficile cammino
ora vedo come lungo e duro è stato
con voi, crudele il destino riservato!
Oggi vi accoglie con mani tremolanti,
ieri cullavan bimbi, aravan campi
con mani nude fino a sera, sanguinanti
ma continuava la fatica per il pane.
E non sembrava mai che fosser stanchi
quei volti bruni e tesi alla fatica,
donne coi fazzoletti in testa
un bimbo attaccato alla mammella
curve su spighe, fra l’acqua o un peso sulla testa
mai arrese alla speranza d’un domani migliore
e ogni figlio che nasce è il vostro fiore.
Oggi attendete stanchi in luoghi oscuri,
non bestemmiate, restate in attesa ad aspettare
che s’apra una finestra e un po’ di luce v’inondi,
un sorriso per voi nonni soli e dimenticati
dai figli e dai nipoti che avevate cresciuti!
Sellia Marina, 2
ottobre 2015
Nessun commento:
Posta un commento
Se la mia poesia ti piace, commentala, se non ti piace…ignorala