Tinte di cielo nella stanza quieta
odi tortore...allunghi già la mano,
stringi il lenzuolo ma non v'è nessuno
sotto questo velo che ha coperto
sotto questo velo che ha coperto
amore, delusione, gioie rimpianti,
tutti sono finiti e ormai scomparsi
dietro un sorriso che appare
dietro un sorriso che appare
Il sonno tarda a chiudere le ciglia,;
lasciare fuori il mondo circostante
e ascoltare le tortore tubare
e ascoltare le tortore tubare
sui fili della luce, sulle grondaie
dove s'alza il sole e strie di luce
illuminano muri, disegnan ali,
illuminano muri, disegnan ali,
rifrangon voli ove rivedi
passare ad uno ad uno i tuoi segreti
ma alfine cedi. La luce resta fuori.
ma alfine cedi. La luce resta fuori.
Resta coi desideri che non cerchi,
con le promesse che or non han valore
in questo mondo squallido che ammira
in questo mondo squallido che ammira
solo le forme e non ha pudore.
Ammanta di gloria ogni tristo amore,
esalta chi consacra col suo aspetto
esalta chi consacra col suo aspetto
la mano che s'insinua nel tuo petto,
sfiorar lasciva ogni membro di pelle,
seguire i tuoi contorni e poi tornare
seguire i tuoi contorni e poi tornare
come fa sempre, le spalle a rivoltare.
Per lor non vi son tortore a tubare!
Nella stanza il sonno veglia con la luce,
Nella stanza il sonno veglia con la luce,
un sorriso che nasce con il sogno
di chi l'amore invece ha concepito
come un sacro vincolo di cuori,
come un sacro vincolo di cuori,
ardente, fedele e imperituro.
La luce che si veste di colori, resta fuori!
Azzo! ma si propriu brava Catarì.
RispondiEliminaSolo tu Saverio potevi fare un commento così…malgrado….l'anonimo…Un abbraccio
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