Sotto il sole che arde han camminato
costruito ponti, vie, strade ferrate,
schiene piegate e piagati piedi
mani sempre all’opra ed il sudore
dalla fronte gronda sopra i petti.
Arato campi con i rudi attrezzi
e seminato a piene mani oro
che ha dato pane a tante genti
raccolto frutti in abbondanza
conservate a lungo le sementi.
Negli altiforni son caduti e morti
sperando migliorare la lor vita,
nelle miniere al buio, topi raminghi
han riportato gioie in superficie
ma troppi son rimasti lì, sepolti,
la terra unica madre li ha accolti.
Ognuno piange i cari suoi e pensa
che la modernità oggi raggiunta
non ha portato quello che sognava
un po’ di civiltà...questo sperava!
Sellia Marina, 12 Novembre 2012
bellisssima.... senza ombra di dubbio!!! una bacio
RispondiEliminaGrazie cara Katia, fa sempre piacere che i giovani continuino ad amare la poesia. Ricambio il bacio
RispondiEliminaMi piace molto. Complimenti!
RispondiEliminaGrazie Angelina, sei sempre gentile a venire a trovarmi nella mia casetta
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