sotto il
vento che sferza la sua acqua,
l’onda alta
solleva, si ripiega e con fragore
ricade sulla
riva per morire.
Trascina a
fondo tutta quella sabbia
che nelle
notti dolci carezzava,
ora è
tempesta e il suo furor non placa
l’acqua che
a rivoli discende
già troppo
sazio di correnti e morti
ma empie ancora il mare ed il suo ventre.
Così
vascello s’alza sopra l’onde
scompare per
tornare ormai stremato
da quella
furia che lo vuole a fondo.
Lunga è la
notte quando geme il mare...
Nè mai si
placa se non torna il sole!
...Ne' mai si placa se non torna il sole...
RispondiEliminacome l'animo l'umano a volte è il mare... Complimenti Caterina.
Grazie Angelina, in effetti il mare che è vita ed è pieno di vita...somiglia alla nostra...mutevole...a volte serena a volte burrascosa...ma sempre vivo...
RispondiEliminaSignora Caterina complimenti per il componimento,rispecchia proprio la circostanza attuale. Quel mare che tutti amiamo a volte ci riserva una triste sorpresa...e complimenti ancora per il brano del blog, "Imagine" è insuperabile :)) buona serata :**
RispondiEliminaCara Giorgia grazie per la tua visita e per l'apprezzamento alla mia poesia e alla musica….si il mare spesso è così…per giorni e giorni brontola…si lamenta…aggredisce e poi torna nel suo letto stanco…Non è facile che i giovani visitino un blog di poesia e ti ringrazio per questo, un abbraccio cara Giorgia
EliminaUna tempesta...ma non fa paura, il vascello resta, anche se faticosamente, sopra le onde e infine si spera che torni il sole. Sì, anche nelle tempeste vince Caterina la tua fondamentale serenità e fiducia nel bene!
RispondiElimina…e anche noi come i vascelli navighiamo trasportati dall'onda senza sapere dove ci porterà..verso il sole? Grazie cara Alice
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