Se parti, non lasciar che la speranza
nata in quei dì che furono migliori
quando la giovinezza spensierata
muoveva appena i passi tuoi leggeri
Non lasciar che muoia senza dolore o gloria
ancor prima di giungere alla mèta.
Coltiva i sogni dell’età più bella
stringi fra le mani il tuo destino, <
portalo legato ai polsi come il filo
che tiene l’aquilone
alto in cielo,
I ricordi nel cuore che son cari
saranno guida su impervi sentieri.
Lascia ogni paura al vento che disperde
come foglia ogni sospiro doloroso
e giungerà per te un tempo nuovo,
Cadrà il mùcido che lacrima dai muri
come rugiada ogni mattino posa
fende la nebbia un pallido chiarore
tra batuffoli di nuvole s’insinua
quelle che all’alba corron verso il sole
Tu non fermarti, inseguilo, alla paura,
che gela nelle spalle il tuo sudore
poni un balsamo, lenirà il dolore
stringi fra i denti il morso che li serra
Nascerà un sorriso dopo la bufera
perché il sole torna sempre dopo sera
che chiude il giorno e s’apre con le stelle
Accende il buio con le sue fiammelle
un firmamento che
guardi avidamente
a molti splende e a te…non dona niente.
Sellia
Marina, 13 Maggio 2014
Bellissima poesia, complimenti Caterina.
RispondiEliminaGrazie Angelina per la tua visita
Elimina