giovedì 2 giugno 2016

FESTA DELLA REPUBBLICA



Quanta gloria! Quanta festa! Torna a tutti la memoria
se t’accorgi che a guardare la sfilata militare
il tuo cuore si commuove e l’orgoglio d’esser corpo
d’un paese ch’è capace di non mai dimenticare

chi è caduto e chi è tornato o chi solo nella mente
non ha mai dimenticato chi ferito ha continuato
a combattere il nemico fino a che non è caduto.

Oggi tutti son passati, fanti, militi, ambulanze
e cavalli scalpitanti con un passo militare
che tu neanche sai imitare.

Tanta gente c’è in tribuna, molti ospiti d’onore,
con il Capo dello Stato c’è anche qualche deputato,
ci son principi stranieri e tanti altri forestieri,

e ci sono tanti amici che son giunti fino qui,
ci son musici, poeti che si levano il cappello
e fra  tanti c’è Saverio, anche lui a guardar nel cielo
 la bandiera, disegnata coi colori dalle frecce tricolori.


2 commenti:

  1. Una poesia che mi tocca particolarmente perchè proprio ieri sera ho conosciuto il marito di una mia amica che mai avevo avuto l'occasione di vedere - poichè impegnato in missioni all'estero. Di lui so dai racconti che mi fa la mia amica e solo chi vive certe situazioni può davvero capire. Poesia molto apprezzata, soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui sembra il patriottismo sia davvero svilito e non ci sia nemmeno il senso di unità.

    RispondiElimina
  2. Grazie per questa condivisione d'intenti cara Raggio...io continuo a credere, proprio per l'impegno di tanti in servizio lontani dalle famiglie o dai genitori, che il patriottismo e l'unità ce l'abbiamo nelle vene come il sangue...è la politica che non è più di un grado di tenere alti i valori e di rappresentarci come Italia.

    RispondiElimina

Se la mia poesia ti piace, commentala, se non ti piace…ignorala