sabato 20 agosto 2016

L'URLO DEL MARE


Non vi son parole nuove, ma novelli d’annunziani
le potrebbero inventare, per descrivere coi versi
 il rumor che vien dal mare, il fragore delle onde
che s’innalzano col vento, che si spingono alle sponde

poiché il fiato dispettoso che le incalza, le allontana,
le travolge, le accavalla, nuovamente le avvicina
e non trovano riposo che alla riva ormai disciolte.

Bianca spuma che confina con un ciel poco distinto,
in  un’alba che non sorge, nel tramonto che non giunge.
E’ il mio mar che forse piange, urla, imponente rugghia,

perché forse la sua brama di carpire, avvicinare,
di travolgere una preda, si è dissolta in bianca  spuma.
Il suo grido  non si ferma, una tormenta che diffonde
lungo tutto il litorale… ma è un’orchestra musicale!


Sellia Marina 18 Febbraio 2011

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