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Fra le macerie e i cumuli di calcinacci
case sventrate come vesti strappate
vaga il povero vecchio
stanco, addolorato e mesto.
Pensa a una vita spesa
fra tante gioie e dolori
pensa ai suoi figli morti
e chiusi sotto i fiori
che coprono le bare allineate.
in fila tanti cuori
hanno l'egual timore,
perdere la speranza
che torni un dì migliore.
E mentre al cielo salgono
preghiere, canti odori,
nell'aria si diffonde
lento il rumor di un tuono...
la terra trema ancora.
sulle rovine di tante case vuote
piange l'Italia intera
piange ogni cuore.
Sellia Marina, 9 Aprile 2009
Un omaggio poetico che ho molto apprezzato. Provare l'esperienza del terremoto è devastante e il segno rimane indelebile per tutta la vita. Grazie per la sensibilità dimostrata!
RispondiEliminaproprio ieri cara Raggioluminoso qui c'è stata una scossa di terremoto che ha spaventato i tanti che hanno visto tremare i muri delle case…..Un'esperienza certamente terribile ma senza vittime l'Aquila non ha avuto la stessa fortuna e ancora piange
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