Han camminato a lungo sotto il sole,
col vento, con la pioggia e il temporale,
deserti han traversato nel miraggio
di giungere a una sponda ove nascosta
una piccola barca era in attesa.
In tanti, stretti, occhi sbarrati
e pance vuote a navigar sul mare
che li accoglie, e il mare non ha sponde!
V’erano donne e bimbi addormentatie pance vuote a navigar sul mare
che li accoglie, e il mare non ha sponde!
in mezzo e i piedi fanno a lor cuscino
e nella notte cupa quel veliero
sul mare andava, tempestoso.
Piccola barca senza più comandie nella notte cupa quel veliero
sul mare andava, tempestoso.
senza più corpi, l’acqua li ha sepolti,
e il buon Samaritano li ha raccolti,
pochi salvati gli altri, più di trecento, sono morti!.
e il buon Samaritano li ha raccolti,
pochi salvati gli altri, più di trecento, sono morti!.
Sellia Marina 7 Aprile 2011
Poesia molto struggente e toccante. Una poesia che ho molto apprezzato per stile, forma e contenuto.
RispondiEliminaUna strage mia cara amica che continua a perpetuarsi lungo le nostre coste…Grazie per la tua visita cara amica Raggio
RispondiEliminaSe il vento soffiasse ancora li porterebbe con se...Grazie dolce Rugiada
RispondiElimina