cadono dai rami ancora nudi
gocce trasparenti come un velo,
lacrime mai asciugate a questo cielo
plumbeo che sovrasta il monte
coperto ancora fino alla sua cima
ricopre il mare fino all’orizzonte,
scomparsa è ogni vallata, ogni collina.
Ora di pace induge silenziosa
non t’accorgi s’è alba oppure sera
respiri adagio…non turbare l’ora
che piano scorre, gocciola e non suona,
scivolan le lancette silenziose…
Sellia Marina, 13 Aprile 2012
Premiata con targa di merito dall'ACCADEMIA DEI BRONZI- CATANZARO e pubblicata in " MILLE VOCI PER ALDA" al II Concorso Premio Merini - A Tutta la Giuria il mio ringraziamento
Versi che si leggono con grande partecipazione. Molto apprezzata per stile forma e contenuto. Complimenti all'autrice!
RispondiEliminaGrazie mia gentile Frawaru per le tue visite sempre gradite e per i commenti sempre favorevoli che posti.
RispondiEliminaMolto bella e ricca di profonde sfumature questa tua lirica.
RispondiEliminacomplimenti di vero cuore Caterina !
Grazie per la tua visita cara Marinella e per il tuo commento così favorevole. Un abbraccio
RispondiEliminaInseriti nella natura come facenti parte di un unico tutto! Che bella immagine Caterina piena di pace e serenità come tutte le tue liriche . Con un velo di tristezza nel fondo che però non parla di disperazione ma di fiducia verso qualcosa di migliore!
RispondiEliminaGrazie cara amica per la tua pazienza, è vero, la speranza ci sostiene sempre. Un abbraccio cara compagna i scuola
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