Guardai lontano verso
l’orizzonte
ove il cerchio si chiude, ai
piè del monte
che occhieggia e riversa alla
pianura
il suo ondeggiante color
vermiglio.
Lontano il monte immoto a
vigilare,
non ha sponde la Prealpi e
guarda l’acque
mosse appena da zefiro
gentile,
alle sue spalle non si alza
il sole
ma la luna a sera inargenta
la sua cima.
Campane diffondono nell’aere
la lor voce
salutano ogni giorno e
sembran dire:
nessuno è solo a nascere o a
morire
né a divider gioie o a portar
la croce,
noi salutiam così, noi siamo
pace.
Il cuore del viandante segue
la luce
il frastuono che intorno lo
circonda
più non l’opprime e più non lo turba.
Caprino Veronese, 20 Luglio 2016
I Premio Franco Terreno-S. Maria Capua Vetere- "I tuoi occhi senza di me",
Motivazione della Giuria "Lirica spruzzata di un romanticismo d'altri tempi, nella quale le parole fluttuano leggiadre sui malinconici rintocchi delle campane. L'inevitabile e lento trascorrere del tempo s'incanta ad ammirare i colori di un paesaggio quasi incantato. L'invito dell'autrice a "vivere" la vita è arricchito dalla consapevolezza del " nessuno è solo" ad attraversare giorni ed anni fino al naturale compimento del percorso di ognuno."
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