lunedì 15 aprile 2024

I SILENZI DELL'ARTE III- Poesia


Regina che incorona ogni cimento
di chi affida alla parola il sentimento,
la condivide o nascosta resta
fra pagine ingiallite e consumate
da chi a lungo fra le mani le ha tenute.
Libri di testo, tesori ancora ignoti
in bella mostra o dentro gli scaffali
quelli troppo aperti o sempre chiusi,
difficile anche alla più eccelsa memoria
trattener d’ogni volume la sua storia,
in lor vi son tesori di sapienza,  scienza,                                         
storia, atlanti che non son per la fortuna
eredità per un popolo senza memoria.
Ma s’affanna ancora a sera il mio poeta
non vede che Selene s’è affacciata,
guarda Astolfo  in groppa al suo ippogrifo
né ode piover sopra i mirti in fiore,
cavalcar la radura un cavaliere,
è senza macchia e  non ha paura
d’affrontar i suoi  nemici a schiera,
lo guida un angelo che una coppa sacra ha lasciato.
Silenzio cade dove dorme  l’arte!
Virtù antica che l’uomo d’ogni tempo
ha lasciato fra le righe d’un quaderno,
conservato, trascritto, rilegato
in picciol libri o volumi ponderosi
perché ogni verso, sonetto, inno o madrigale
possa dispiegar l’ali e continuare a volare.

Sellia Marina, 6 Dicembre 2016

1 commento:

  1. Una poesia molto densa - ogni verso merita una riflessine profonda perché ogni verso è quasi poesia a sé, tanto grande è il significato che racchiude. La chiusa è davvero bellissima! C complimenti sinceri!!!

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