Regina che incorona ogni cimento
di chi affida alla parola il
sentimento,
la condivide o nascosta resta
fra pagine ingiallite e consumate
da chi a lungo fra le mani le ha
tenute.
Libri di testo, tesori ancora ignoti
quelli troppo aperti o sempre
chiusi,
difficile anche alla più eccelsa memoria
trattener d’ogni volume la sua
storia,
in lor vi son tesori di sapienza, scienza,
storia, atlanti che non son per la
fortuna
eredità per un popolo senza memoria.
Ma s’affanna ancora a sera il mio
poeta
non vede che Selene s’è affacciata,
guarda Astolfo in groppa al suo ippogrifo
né ode piover sopra i mirti in
fiore,
cavalcar la radura un cavaliere,
è senza macchia e non ha paura
d’affrontar i suoi nemici a schiera,
lo guida un angelo che una coppa
sacra ha lasciato.
Silenzio cade dove dorme l’arte!
Virtù antica che l’uomo d’ogni tempo
ha lasciato fra le righe d’un
quaderno,
conservato, trascritto, rilegato
in picciol libri o volumi ponderosi
perché ogni verso, sonetto, inno o
madrigale
possa dispiegar l’ali e continuare a volare.
Sellia
Marina, 6 Dicembre 2016
Una poesia molto densa - ogni verso merita una riflessine profonda perché ogni verso è quasi poesia a sé, tanto grande è il significato che racchiude. La chiusa è davvero bellissima! C complimenti sinceri!!!
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