non
resta nulla in bocca dell’amaro
c'hai
masticato, fra quattro inverni,
primavere
a lume fioco, otto mesi di fuoco,
quasi
un parto ed oltre, sedici giorni
dietro
vetri oscuri, lacrimaron i muri
nell’attesa
di quei lunghi undici minuti,
che
quasi eterna parea discesa.
Or
che nessuna ombra adorna il fronte
splendido
riappare quel sorriso
che
fanciullesco ti abbellisce il viso,
illumina
la casa che risplende,
ogni
fiore t’accoglie, ed il profumo spande
benedicente…
non sei partito come mendicante…
né
per la strada hai raccolto viole…
Tanti
rovi hai trovato, molto hai camminato
consumato
le tue suole per le vie
che
non eran le nostre, ma solo tue.
Ora
non sei più solo, il cuore è franco,
solide
le spalle ad ogni passo,
t’abbiam
seguito sempre…
senza nessun
sorpasso!
Sellia Marina, 29
Aprile 2018
Al mio bel Gabriele
Atteso con ansia e amore, sempre e per sempre. Grazie, mamma
RispondiEliminaAbbiamo atteso insieme mia cara, ringraziare per che cosa? Una poesia è sempre poca cosa per esternare i nostri sentimenti, grazie a te questa attesa è stata meno...pesante. Mamma ti ringrazia per gli splendidi nipoti che le hai regalato, che ama e dei quali è fiera "sempre e per sempre".
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